[09/02/2007] Consumo

Per la sostenibilità anche ambientalisti e sindacati dell´auto possono andare a braccetto

TORINO. Chiediamo al presidente nazionale di Legambiente, Roberto della Seta (Nella foto), il perché del convegno su "Cambiare motori, ma soprattutto abitudini" organizzato oggi a Torino insieme alla Fiom.

Non è un po´ strano che un sindacato metalmeccanico che dovrebbe difendere i posti di lavoro dati dalla produzione di auto private si trovi con Legambiente a mettere in discussione quel modello?
«Noi abbiamo con la Fiom un rapporto consolidato – spiega Della Seta – soprattutto in Piemonte. Sulla vicenda della Tav in Val di Susa la Fiom ha condiviso le nostre posizioni non tanto sull´impatto ambientale dell´opera, che c´è, ma sull´insensatezza economica di quel progetto».

Ma perché un convegno fatto in comune sul "modello" auto?
«Il convegno nasce dalla stessa ispirazione sui temi dello smog e del traffico, a partire da una politica che cambi e che si sposti sul trasporto pubblico rispetto a quello privato oggi prevalente. Ma che punti anche a cambiare stili di vita ed abitudini, a mutare offerta e domanda nel campo dei trasporti collettivi e privati. Abbiamo scelto Torino perché è la città simbolo dell´automobile italiana, della Fiat, della scelta italiana di privilegiare il trasporto su gomma».

Comunque un´alleanza tra ambientalisti e Fiom su questi temi rimane abbastanza sorprendente.
«Certo per il sindacato dei metalmeccanici questo è un tema complicato, ma la Fiom da anni è un laboratorio significativo di confronto con i temi posti dall´ambiente e dello sviluppo, una scelta molto importante ed innovativa, a volte spregiudicata. Ma che si inscrive nella necessità sempre più compresa dalla parte più avvertita e avanzata del mondo del lavoro, della necessità di rivedere l´attuale modello di sviluppo».

Una progettualità che si scontra anche con i dati che avete diffuso sull´inquinamento a Torino?
«Torino si conferma come la città italiana con la più alta concentrazione di polveri sottili ed è governata da un sindaco molto lontano dalle sensibilità di questo convegno».

Insomma il sindaco è scavalcato dalla Fiom?
«Chiamparino non vuole mettere in discussione il modello basato sull´automobile e rappresenta la visione tradizionalista di parte della sinistra, basato sulla crescita comunque e che vede il lavoro come unica fonte a cui ancorarsi per determinare le politiche urbane».

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