[11/04/2007] Energia

Rinnovabili, dal ministero un bando per «Il sole a scuola»

LIVORNO. Nell’ambito del convegno promosso dal Ministero dell’Ambiente e dal Kyoto Club, dal titolo “La sfida dei cambiamenti climatici. Il ruolo delle energie rinnovabili in Sardegna”, il Ministero dell’Ambiente ha annunciato che nei prossimi mesi pubblicherà tre bandi per finanziare progetti destinati alla produzione di energie rinnovabili. Secondo quanto anticipato stamani a Cagliari, Tiziana Giudici, della Direzione salvaguardia ambientale-energie rinnovabili del ministero, il primo bando da 10 milioni di euro è destinato a finanziare il 50% dei progetti di solare termico per Comuni e altri Enti locali.

Il bando riprende un vecchio progetto del 2001, sempre del Ministero dell’Ambiente, che si chiamava 10.000 tetti fotovoltaici e che però era un po’ più generoso, dato che aveva l’intento di cofinanziare l’investimento sino al 75%. Il secondo bando è destinato all’edilizia scolastica, da cui il nome «Il sole a scuola». Avrà una dotazione finanziaria di 4,7 milioni di euro per installare al massimo 50 kw prodotti da pannelli fotovoltaici posizionati sui tetti delle scuole. E’ previsto anche il coinvolgimento degli studenti con programmi didattici incentrati sulla razionalizzazione dell´energia. Il terzo bando, infine, da 2,6 milioni di euro riguarda impianti fotovoltaici da realizzare negli edifici di alto pregio architettonico e paesaggistico.

Ma anche le aree protette potranno usufruire di un cofinanziamento del 50% per l´applicazione delle tecnologie rinnovabili purchè integrate nel paesaggio: si prevedono impianti da 1 a 50 kw di energia prodotta attraverso mini-eolico, solare termico, fotovoltaico e centrali a biomassa.
Tiziana Giudici ha poi ricordato che sta per essere completata l´istruttoria per il bando relativo agli impianti di energia rinnovabile riservato alle piccole e medie imprese. Ma a fronte di una dotazione disponibile di 25 milioni di euro, al ministero sono già arrivate 1.117 domande per 80 milioni di euro di progetti da finanziarie.

Piccoli passi verso l’implementazione dell’energia rinnovabile nel nostro Paese, che sebbene sia il quarto produttore di elettricità da rinnovabili nell’UE-25, con 52 TWh prodotti nel 2006, questi derivano principalmente dal settore del vecchio idroelettrico, ed è fermo in questo tipo di produzione da 5 o 6 anni. Attualmente la quota di rinnovabili è al 15% sul totale, lo stesso valore del 1997.

Ancora lontano quindi dagli obiettivi annunciati al 2012, per quanto riguarda l’elettricità da rinnovabili, e quelli ancora più ambiziosi al 2020 secondo quanto stabilito recentemente dall’UE. Bisognerà allora che faccia divenire prioritario questo settore a vari livelli, a partire proprio dal meccanismo di incentivazione, che ha un ruolo strategico per ottenere i risultati previsti per raggiungere quegli obiettivi.

L’attuale meccanismo degli incentivi previsto nel nostro Paese, risulta essere uno dei sistemi più cari se paragonato ai risultati raggiunti, nel resto d’Europa, come anche evidenziato da un recente studio di Nomisma. Lo studio fa una comparazione sugli incentivi per le rinnovabili nei diversi paesi e dimostra, ad esempio, che in Germania l’incentivo all’eolico va da 8,36 a 9,1 cent. di euro a kWh, in Spagna è di 9,3, in Danimarca 7,1, mentre in Italia è di 12,5 cent. di euro (dati al 1° semestre 2006).

A fronte di livelli di produzione che in Germania sono stati 27,2 TWh da eolico, in Spagna 20,9, e in Danimarca 6,5. Mentre l’Italia ne ha prodotti solamente 2,3 TWh (dati 2005). Ma le potenzialità dell’Italia non sono sfruttate- secondo Nomisma- soprattutto per i ritardi autorizzativi e per i problemi delle reti.

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