[23/05/2007] Urbanistica

Lotta all´erosione, Pisa ci prova con il marmo

PISA. Stanno giungendo al termine della prima fase i lavori per proteggere il litorale pisano dall’erosione del mare. I cantieri, avviati a Marina alla fine dello scorso anno, interessano i tratti in corrispondenza delle dighe 6 e 7 (tra le piazze Gorgona e Sardegna), oltre che più a sud tra il Foresta e il Barbarossa. In entrambe le aree gli interventi consistono nel potenziamento dei pennelli (le scogliere perpendicolari rispetto alla riva), nell’abbassamento sotto il livello del mare e nell’estensione delle scogliere foranee e nell’aggiunta di ghiaia diversa dalla precedente.

Il materiale utilizzato per questa nuova fase della sperimentazione si chiama “nuvolato”, un tipo di marmo proveniente dalle Apuane, particolarmente compatto e di dimensioni più grandi rispetto alla ghiaia impiegata in precedenza dal Provveditorato alle Opere Marittime, considerate le forti sollecitazioni che dovrà sostenere.

L’insieme degli interventi (dal costo di 6 milioni di euro) viene eseguito dalle ditte Edil Conglomerati di Carrara e Nuova Padovani di Ravenna. I lavori sono stati eseguiti su indicazioni del Servizio difesa del suolo della Provincia di Pisa che ha rivisto profondamente i progetti originari del Provveditorato alle Opere Marittime, che avevano procurato disagi alla popolazione.

«I lavori – spiega l’assessore provinciale Valter Picchi - sono divisi in due fasi: la prima si conclude con l’inizio dell’imminente stagione balneare; la seconda è prevista dall’autunno 2007 alla primavera 2008. Al termine sarà avviata realmente la sperimentazione non completata in precedenza dal Provveditorato e saranno monitorati i risultati di questo nuovo progetto». Tra un paio di anni sarà possibile verificare sul campo se le spiagge di ghiaia sono una soluzione davvero efficace (come i più recenti studi garantiscono) per difendere dall’erosione Marina di Pisa.

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