[17/07/2007] Urbanistica

Toscana e “grandi opere”, l´assessore Conti rilancia l´autostrada tirrenica

LIVORNO. Toscana e “grandi opere”. Il ministro Di Pietro, pur di realizzare le infrastrutture ritenute essenziali e con copertura finanziaria, ha messo al lavoro sei tavoli. Un movimento trasversale ed extraparlamentare di presidenti regionali, sindaci e imprese che sostengano appunto l’azione del Governo e che contrastino quindi la dilagante sindrome Nimby di enti locali, movimenti ambientalisti e non global e anche di altri partiti. Che non hanno mancato di criticare in particolare l’eccessivo peso delle autostrade rispetto alle ferrovie nell’allegato Infrastrutture. Ma quali sono le ‘grandi opere’ toscane contenute in questo allegato? Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti.

«Nell’allegato – comincia Conti – c’è la Due mari, la Tirrenica è invece contenuta nella lista delle priorità concordate tra Governo e Toscana e sono riportate nell’allegato come opera da iniziare entro il 2012 senza finanziamenti, in quanto sarà realizzata con il project financing. E dentro ci sta anche la Maroccone-Chioma che per noi rappresenta la partita nella partita. Insisteremo anche perché vengano finanziate anche le tratte già cantierate della zona aretina della Grosseto-Fano».

Il ministro Pecoraro Scanio intanto però insiste nel sostenere che prima di fare l’autostrada bisogna mettere in sicurezza l’Aurelia.
«La messa in sicurezza dell’Aurelia non costa meno di 2mila milioni di euro. Chi lo propone, come appunto il ministro, perché non ha fatto mettere questi soldi a disposizione? A parte che per noi è meglio l’autostrada, ma uno che mi contesta e mi dice che l’alternativa costa meno dovrebbe però trovare anche i soldi. Quindi la nostra idea resta la stessa. L’autostrada deve andare subito al Cipe. Il progetto esecutivo possiamo anche rivederlo. Noi per primi vogliamo che il Corridoio Tirrenico sia ambientalmente sostenibile e quindi dove ci sono miglioramenti da fare siamo apertissimi a farlo, ma intanto parta. Il progetto di massima su cui è stata fatta la Via credo che abbia incassato anche il parere positivo dei beni culturali. Verifichiamo se corrisponde alle prescrizioni e proseguiamo con gli approfondimenti ai quali nessuno vuole sottrarsi. Ribadisco che per noi c’è anche la partita nella partita che è la Maroccone-Chioma, mentre credo che con l’operazione dei fanghi di bagnoli Piombino abbia trovato la sua soluzione per la 398».

Tutte strade comunque. E per quanto riguarda le ferrovie? Questo è anche uno dei punti più criticati del lavoro del ministro Di Pietro.
«Chi contesta che complessivamente il piano infrastrutturale del Governo mette al primo posto la gomma e poi la ferrovia e i porti ha ragione. Ma in Toscana è il diverso perché l’opera più importante è quella ferroviaria dell’alta velocità. Inoltre al 2008 è in programma di realizzare il potenziamento della linea Pistoia-Lucca e i raccordi ferroviari di Livorno-Pisa con il contributo anche della Regione Toscana. Vorrei inoltre sottolineare che con la Tav noi daremo un’alternativa vera a 500mila toscani e al quel punto di potrà ragionare di tante altre cose comprese chiusure al traffico e vera lotta contro lo smog».

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