[31/07/2007] Consumo

Mezzanotte (Apat): «In Italia ogni anno si utilizzano 150mila tonnellate di pesticidi»

LIVORNO. «In Italia sono utilizzate annualmente 150.000 tonnellate di pesticidi, che contengono circa 400 diversi principi attivi». Lo ha detto Roberto Mezzanotte, capo Dipartimento Apat, durante la conferenza stampa di presentazione del Rapporto sul piano nazionale di monitoraggio relativo al triennio 2003/2005 di cui parliamo in un altro pezzo del giornale.

«Esiste una sostanziale uniformità di contaminazione – ha aggiunto Mezzanotte - tra le zone in cui i rilevamenti sono avvenuti. Bisogna considerare che sostanze come l’atrazina, largamente utilizzata in passato, ma vietata ormai da molti anni, viene ancora oggi frequentemente rilevata, anche a livelli superiori ai limiti di potabilità. Si tratta, quindi, di sostanze che hanno una forte persistenza: quelle che utilizziamo oggi resteranno nell’ambiente per decenni, sommandosi a quelle che utilizzeremo in futuro. Questa considerazione deve guidare nella lettura dei dati, che non può essere fatta pensando solo all’oggi. Il monitoraggio non è stato mirato specificamente alle acque potabili, per le quali esistono controlli specifici. Tuttavia, il fatto che una parte delle acque monitorate abbia presentato un livello di contaminazione superiore alle soglie di potabilità significa aver limitato sin da ora l’utilizzabilità di una risorsa».

«L’album dei dati ambientali nazionali si arricchisce di una nuova foto- ha detto il Commissario straordinario dell’Apat, Giancarlo Viglione (Nella foto) -, vale a dire i risultati del monitoraggio della presenza dei prodotti fitosanitari nelle acque interne, sia superficiali che sotterranee. L’attività è stata svolta in attuazione di un accordo Stato-Regioni del 2003, che dà seguito a una legge del 1995 e che affida all’APAT il compito di coordinare tale monitoraggio. Il lavoro ha coinvolto pienamente le Regioni, che hanno effettuato le misure secondo le indicazioni dell’Apat, trasmettendo poi i dati all’Agenzi».

«Il campione è vasto e comprende più di 3500 punti di raccolta, 2500 per le acque sotterranee e 1000 per le acque superficiali. Sono stati prelevati oltre 10000 campioni, sui quali sono state effettuate circa 280.000 analisi. Questo ci consente oggi di conoscere il livello di contaminazione da pesticidi: per le acque superficiali sono stati riscontrati residui nel 47% dei punti di campionamento, il 28% contaminato in forma più critica, cioè a un livello superiore ai limiti di potabilità. Per quanto riguarda le acque sotterranee, ne risultano contaminate da pesticidi il 25%, l’8% oltre al limite di potabilità».

«La comunicazione ambientale - ha concluso Viglione, - è uno dei servizi in cui crediamo maggiormente. Consideriamo una missione della nostra Agenzia fornire dati che servano alle Istituzioni per modificare – laddove necessario - le loro politiche ambientali e ai cittadini per rivedere i loro stili di vita rispetto all’ambiente. Il dato di oggi non è da sottovalutare, anche se chiediamo alle regioni di fornirci sempre più dati per poter realizzare un secondo rapporto di questo tipo».

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