[04/10/2007] Urbanistica

Piombino, nuovo regolamento edilizio all´insegna del risparmio energetico

PIOMBINO. «Coniugare la valorizzazione del centro storico e la qualità degli insediamenti urbani con la bioedilizia, attraverso l’uso di materiali naturali e di accorgimenti capaci di ridurre l’impatto e lo sfruttamento ambientale e di favorire il risparmio energetico». E’ questa la filosofia del nuovo regolamento edilizio approvato oggi dal consiglio comunale di Piombino (voti favorevoli delle forze di maggioranza; astenute Rc, Verdi, Lista Civica, An).

Lo strumento urbanistico è stato elaborato dal gruppo di lavoro formato dai tecnici comunali incaricato dal Circondario della Val di Cornia e contiene anche il contributo dell’Istituto nazionale di bioarchitettura per le norme dell’edilizia sostenibile e degli architetti Stefania Franceschi e Leonardo Germani per l’elaborazione delle linee guida relative al recupero e alla conservazione del patrimonio esistente.

«Il tessuto urbano storicizzato – si legge nella nota del Comune - viene ad essere interpretato come un insieme unico, da conservare e mantenere autentico ed integro in ogni sua singola parte, sia esternamente che internamente, facendo cura di non tralasciare tutte quelle componenti come le strutture, le decorazioni, gli arredi, le finiture e ogni connotazione architettonica e documentale che lo caratterizzano. Norme specifiche disciplinano quindi la copertura degli edifici, la costruzione e il restauro di camini, canne fumarie, e torrini esalatori, abbaini, lucernari, grondaie, antenne e parabole, facciate, serramenti, finestre, balconi, antenne, caldaie e così via».

Allegati al regolamento le linee guida dell’edilizia sostenibile, e l’abaco, un repertorio complementare che presenta le immagini e gli elementi che caratterizzano il costruito storico (sia compatibili sia non compatibili per forma, dimensione, tecnica, cromatismo e posizione con l’architettura storica), con una panoramica quanto più completa delle tipologie oggi esistenti.

Le intenzioni appaiono interessanti, almeno sul piano delle buone pratiche. E’ noto infatti che proprio lavorando sull’efficienza e sul risparmio energetico degli edifici (anche per quanto riguarda la dispersione di calore) si possono ottenere risultati assai concreti sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni inquinanti.

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