Record di rinnovabili nel mondo, ma gli investimenti sono chiamati al raddoppio
Il ritmo di diffusione globale dell'energia rinnovabile continua a migliorare, con 582 GW di capacità aggiuntiva installata nel 2024, un dato da record. Tuttavia, non ancora sufficiente per rimanere in linea con i target stabiliti dalla Cop28 di triplicare la capacità installata di energia rinnovabile a 11,2 TW entro il 2030.
È quanto emerge dal nuovo rapporto elaborato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), in linea con quanto affermato nei giorni scorsi anche dall’Agenzia internazionale dell'energia, per la quale di questo passo arriveremmo nel 2030 a installare 2,6 volte i livelli del 2022.
L’Irena spiega adesso che triplicare la capacità installata di energia rinnovabile a 11,2 TW entro il 2030 significa ora l’aggiunta di 1 122 GW di nuova capacità ogni anno a partire dal 2025, che implica un’accelerazione della crescita annuale del 16,6% nel corso del decennio.
«La rivoluzione dell'energia pulita è inarrestabile. Le energie rinnovabili vengono implementate più rapidamente e a costi inferiori rispetto ai combustibili fossili, favorendo la crescita, l'occupazione e l'accesso a energia a prezzi convenienti. Ma la finestra per mantenere il limite dei 1,5 °C a portata di mano si sta chiudendo rapidamente. Dobbiamo intensificare, ampliare e accelerare la transizione energetica equa, per tutti e ovunque», spiega il segretario generale dell’Onu, António Guterres.
L’Irena invita dunque invita ad agire con urgenza per integrare gli obiettivi in materia di energie rinnovabili nei piani climatici nazionali (Ndc 3.0) in vista della Cop30 di Belém; raddoppiare l'ambizione collettiva degli Ndc per allinearsi all'obiettivo globale in materia di energie rinnovabili; aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili ad almeno 1,4 trilioni di dollari all'anno nel periodo 2025-2030, più del doppio dei 624 miliardi di dollari investiti nel 2024.
«Il mondo ha battuto i record di capacità rinnovabile, ma i record da soli non basteranno a mantenere l'obiettivo di 1,5 °C – argomenta Francesco La Camera, dg dell’Irena – Le energie rinnovabili non sono solo la soluzione climatica più conveniente in termini di costi, ma rappresentano anche la più grande opportunità economica del nostro tempo. Questo report indica la strada da seguire: accelerarne la diffusione, modernizzare le reti, potenziare le tecnologie pulite e rafforzare le catene di approvvigionamento. Ogni dollaro investito porta crescita, posti di lavoro e sicurezza energetica. In qualità di agenzia custode che monitora i progressi verso l'obiettivo globale delle energie rinnovabili, chiediamo maggiore ambizione. Alzando gli obiettivi, mobilitando finanziamenti e rafforzando la cooperazione, le principali economie possono guidare la transizione energetica e rendere la Cop30 una pietra miliare».
Secondo le raccomandazioni del nuovo report Irena, le principali economie avanzate ed emergenti del mondo devono assumere un ruolo di leadership. Si prevede che entro il 2030 i paesi del G20 rappresenteranno oltre l'80% della capacità globale di energie rinnovabili globali, mentre le economie più ricche e sviluppate del G7 dovranno assumere un ruolo di leadership, portando la loro quota a circa il 20% della capacità globale entro questo decennio.
Le principali economie globali dovranno anche mantenere gli impegni in materia di finanziamenti per il clima, raggiungendo la soglia minima annuale di 300 miliardi di dollari del nuovo obiettivo collettivo quantificato (Ncqg) e aumentando fino a raggiungere obiettivo ambizionale di 1,3 trilioni di dollari, come confermato alla COP29 in Azerbaigian.
Oltre alle energie rinnovabili, il report sottolinea l'urgente necessità di investimenti nelle reti, nelle catene di approvvigionamento e nella produzione di tecnologie pulite per il solare, l'eolico, le batterie e l'idrogeno.
Nonostante gli investimenti nelle energie rinnovabili siano cresciuti del 7% nel 2024, i fondi effettivamente erogati restano ben al di sotto dei livelli necessari per costruire solide pipeline di progetti e accelerare la fase di realizzazione. Per quanto riguarda le catene di approvvigionamento, è necessario garantire pratiche commerciali eque e trasparenti per le tecnologie critiche nel campo delle energie rinnovabili e promuovere la cooperazione internazionale al fine di tutelare i corridoi commerciali di materiali e componenti chiave.
Inoltre, gli investimenti strategici nella modernizzazione e nell'espansione delle reti elettriche sono la base essenziale per integrare nuova capacità installata di rinnovabili e rafforzare la sicurezza energetica. Da qui al 2030, si stima che ogni anno dovranno essere destinati 670 miliardi di dollari alle reti, con ulteriori investimenti necessari per potenziare rapidamente le soluzioni di stoccaggio dell'energia, facilitare l'integrazione delle energie rinnovabili e salvaguardare la stabilità della rete.
«Il settore privato sta guidando la transizione energetica, fornendo i tre quarti degli investimenti globali nell'energia pulita. Le nostre industrie, guidate dall'eolico, dal solare e dall'idroelettrico, stanno già generando crescita, posti di lavoro e sicurezza. Ciò di cui abbiamo bisogno ora – conclude Ben Backwell, presidente della Global renewables alliance – sono piani governativi a lungo termine che corrispondano alle ambizioni nazionali; abbiamo bisogno di pipeline che concretizzino i progetti. I piani devono prevedere azioni di sostegno alle reti e allo stoccaggio e contribuire a massimizzare i benefici della transizione energetica. Questo report mostra che la marcia verso l'abbondanza di energia rinnovabile è già in corso, ed è tempo di accelerare».