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Il commissario Tzitzikostas: «In alcuni casi, per andare da una capitale europea all’altra faremo prima in treno che in aereo»

Più alta velocità e investimenti per carburanti a basse emissioni: il pacchetto trasporti varato dalla Commissione Ue

Spiegano da Bruxelles: «Competitività e sostenibilità sono i principi guida del piano, che mira a rendere il sistema dei trasporti dell’Ue più efficiente, interconnesso, accessibile, pulito e resiliente». Da Roma si potrà raggiungere Parigi in 8 ore e 45 minuti risparmiando un paio di ore rispetto i tempi attuali, o Berlino in 10 ore e un quarto (anziché le attuali 14 e mezza)
 |  Trasporti e infrastrutture

Potenziamento della rete ferroviaria ad alta velocità e misure volte a incentivare gli investimenti in combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per i settori dell’aviazione e del trasporto marittimo. Sono questi i due pilastri su cui la Commissione europea ha costruito un pacchetto in materia di trasporti. Obiettivo dell’operazione, spiegano da Bruxelles presentandolo, è quello di accelerare lo sviluppo dei collegamenti veloci su rotaia e ridurre le emissioni del settore. «Competitività e sostenibilità sono i principi guida di questo pacchetto, che mira a rendere il sistema dei trasporti dell’Ue più efficiente, interconnesso, accessibile, pulito e resiliente».

Le misure presentate dai vertici comunitari riguardano due settori chiave: quello ferroviario, in cui l’Europa è già all’avanguardia in materia di sostenibilità, e quello dei carburanti, in cui l’Europa deve ora accelerare gli investimenti per la sua transizione energetica.

Dal 2014 sono stati stanziati oltre 100 miliardi di euro dai programmi dell’Ue per progetti di infrastrutture ferroviarie, e ora la Commissione europea vuole creare entro il 2040 una rete europea più veloce, più interoperabile e meglio collegata.

Basandosi sulla rete transeuropea di trasporto (Ten-T), il piano prevede di collegare i principali nodi a velocità pari o superiori a 200 km/h. Secondo i piani di Bruxelles i passeggeri potranno viaggiare, per fare degli esempi italiani, da Roma a Parigi in 8 ore e 45 minuti risparmiando un paio di ore di viaggio rispetto i tempi attuali, raggiungere Berlino in 10 ore e un quarto (anziché le attuali 14 ore e mezza). O, guardando all’estero, i viaggiatori potranno andare da Berlino a Copenaghen in quattro ore invece delle attuali sette e da Sofia ad Atene in sei ore invece delle attuali 13 ore e 40 minuti.

Per realizzare questo piano, la Commissione Ue propone quattro linee d’azione principali. In primo luogo, bisogna eliminare le strozzature transfrontaliere fissando scadenze vincolanti entro il 2027 e individuando opzioni per velocità più elevate, anche superiori a 250 km/h, quando economicamente sostenibile. In secondo luogo, è necessario sviluppare una strategia di finanziamento coordinata, compreso un dialogo strategico con gli Stati membri, l’industria e i finanziatori, che porti a un accordo sull'alta velocità ferroviaria per mobilitare gli investimenti necessari. Occorre poi migliorare le condizioni affinché l’industria ferroviaria e gli operatori del settore possano investire, anche migliorando i sistemi transfrontalieri di biglietteria e prenotazione, sostenendo un mercato dell’usato per il materiale rotabile. Infine, per la Commissione Ue occorre rafforzare la governance a livello comunitario, richiedendo ai gestori dell’infrastruttura di coordinarsi in materia di capacità per i servizi transfrontalieri a lunga percorrenza e facilitando la standardizzazione e le autorizzazioni

«Grazie a questo piano potremo spostarci in treno da Berlino a Copenaghen in 4 ore, faremo prima che in aereo: questo sarà possibile nel 2030. Questo piano punta a una vera rete ad alta velocità europea entro il 2040», ha detto il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, presentando, insieme al vicepresidente esecutivo della Commissione Raffaele Fitto, il nuovo piano per la connessione ferroviaria ad alta velocità.

La seconda iniziativa adottata da Bruxelles in materia di trasporti riguarda il piano di investimenti per il trasporto sostenibile (Sustainable transport investment plan, Stip), che definisce un approccio comune per stimolare gli investimenti nei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, concentrandosi sul trasporto aereo e marittimo.

Per raggiungere gli obiettivi di RefuelEU Aviation e FuelEU Maritime, entro il 2035 saranno necessarie circa 20 milioni di tonnellate di combustibili sostenibili (biocarburanti ed e-fuel). Per raggiungere questo obiettivo saranno necessari investimenti che Bruxelles stima in 100 miliardi di euro.

Lo Stip, spiegano i vertici comunitari, invia un chiaro segnale agli investitori sul fatto che gli obiettivi dell’Europa rimangono invariati e che la Commissione Ue sosterrà la transizione verso un’economia climaticamente neutra. Accelerando la produzione interna di carburanti biologici e non biologici, è il messaggio, l’Europa può ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili importati, migliorare la competitività delle sue industrie e guidare la transizione verso l’energia pulita a livello globale.

Le principali misure di investimento volte a mobilitare almeno 2,9 miliardi di euro attraverso gli strumenti dell'UE entro il 2027 comprendono:

  • Almeno 2 miliardi di euro per i combustibili alternativi sostenibili nell’ambito di InvestEu.
  • 300 milioni di euro attraverso la Banca europea per l’idrogeno a sostegno dei combustibili a base di idrogeno per l'aviazione e il trasporto marittimo.
  • 446 milioni di euro per progetti relativi ai combustibili sintetici per l'aviazione e il trasporto marittimo nell'ambito del Fondo per l’innovazione.
  • 133,5 milioni di euro per la ricerca e l’innovazione nel settore dei combustibili nell’ambito di Horizon Europe.

Redazione Greenreport

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