
Accordo tra Scapigliato e Waga energy per produrre fino a 92 GWh di biometano l'anno dal biogas di discarica

A valle di una procedura d’evidenza pubblica indetta da Scapigliato nel luglio del 2024, il 29 aprile scorso – prima che si chiudesse il mandato della dirigenza Franchi-Colatarci, con un bilancio forte del fatturato più alto mai registrato dall’azienda – la società e Waga energy hanno siglato un accordo per produrre biometano a partire dal biogas di discarica.
Nel Polo impiantistico di Rosignano Marittimo, la società a capitale interamente pubblico Scapigliato gestisce uno dei più importanti siti di discarica presenti in Toscana – dove vengono smaltiti in sicurezza rifiuti speciali non pericolosi che non è stato possibile avviare a riciclo o recupero –, dove la naturale biodegradazione della frazione organica dei rifiuti genera biogas: un gas ricco di metano, che ad oggi viene captato da Scapigliato con un’efficienza superiore al 90%, per produrre energia elettrica rinnovabile (17 GWh nel 2024) e renderla infine disponibile al territorio tramite l’iniziativa “Scapigliato Energia”.
Come spiegano oggi da Waga energy – che ad oggi gestisce 30 unità di produzione di biometano in Francia, Spagna, Stati Uniti e Canada, per una capacità installata di 1,4 TWh/anno –, nell’ambito del nuovo accordo Waga finanzierà, costruirà e gestirà un impianto di trasformazione del biogas tramite la sua tecnologia brevettata Wagabox, per convertire il biogas captato dagli impianti di discarica gestiti da Scapigliato in biometano, un sostituto rinnovabile del gas naturale fossile.
La Wagabox entrerà in funzione nel 2027 e sarà gestita da Waga energy per un periodo iniziale di 10 anni: avrà una capacità di produzione installata di 92 GWh di gas rinnovabile all'anno, pari al consumo di circa 9.400 famiglie italiane, e la sua messa in funzione eviterà l'emissione di circa 15.500 tonnellate di CO2 equivalente all'anno nell'atmosfera, riducendo l'uso di metano fossile.
«Siamo orgogliosi di aver firmato questo accordo con Scapigliato, che sostiene la visione di sviluppare le migliori pratiche in termini di gestione dei rifiuti – commenta Andrea Baldini, ad di Waga energy Italia – Le nostre realtà stanno attivamente collaborando per implementare la tecnologia Wagabox, brevettata e diffusa in ambito internazionale, per completare il progetto di produzione di biometano in contesto locale. Assieme a Scapigliato, il Comune e i suoi residenti andiamo verso il futuro: questo nuovo progetto conferma la strategia di consolidamento di Waga energy in Italia, attraverso progetti virtuosi che hanno un impatto significativo su la transizione energetica e sulle emissioni di gas serra».
Nel novembre scorso, Waga aveva già siglato un accordo simile con un’altra realtà toscana, Csai – la partecipata pubblica controllata dalla multiutility Iren che ha in gestione la discarica di Podere Rota, in gestione post-mortem nel Valdarno –, per trasformare il biogas lì generato in 29 GWh l’anno di biometano.
