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Via i rifiuti precipitati dall’alluvione nel fiume Rovigo, grazie a elicotteri e animali da soma

Monni: «Si tratta di un intervento lungo e costoso, con un investimento stimato di circa 5 milioni di euro, ma assolutamente necessario»
 |  Toscana

All’indomani dell’alluvione del 14-15 marzo scorsi che ha provocato il crollo di una discarica degli anni ’70, per affrontare l’emergenza derivante dai rifiuti dispersi sulle sponde del fiume Rovigo a Palazzuolo sul Senio, l’assessora regionale Monia Monni aveva promesso «un impegno straordinario». Che oggi – dopo i numerosi sopralluoghi già effettuati dall’Arpat – è arrivato, in elicottero.

Sono infatti iniziate le operazioni di rimozione, grazie a un cantiere in somma urgenza attivato dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, in collaborazione con Regione Toscana e Comune che, oltre agli elicotteri, prevede anche d’impiegare animali da soma per i trasporti da aree difficilmente raggiungibili. Questa mattina sono stati avviati i primi voli: circa 100 “big bags” di rifiuti, raccolti a mano e con l’ausilio di escavatori a ragno, sono stati trasportati verso la discarica di Case Passerini.

«Stiamo portando avanti un’operazione importante e complessa – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Monia Monni – resa possibile grazie alla collaborazione fra Regione, Comune e Consorzio. Senza questo impegno congiunto, che coinvolge uomini, mezzi e perfino animali, non sarebbe stato possibile. Si tratta di un intervento lungo e costoso, con un investimento stimato di circa 5 milioni di euro, ma assolutamente necessario: il nostro sistema fluviale è bellissimo, ma anche estremamente fragile, e la nostra attenzione deve essere massima».

L’assessora ha inoltre chiarito che i lavori dipendono fortemente dalle condizioni meteo e idrauliche: gli elicotteri non possono volare in caso di vento o pioggia, né si può intervenire nell’alveo in presenza di acqua alta. Sul fronte ambientale, Monni ha aggiunto che i campionamenti effettuati da Arpat Toscana ed Emilia-Romagna non segnalano contaminazioni: «La qualità dell’acqua è buona, ma il problema riguarda l’integrità dell’ecosistema, che va salvaguardato».

Dal punto di vista operativo, il cantiere è stato articolato in due lotti e sei tratti d’intervento. Le attività preparatorie hanno riguardato la sistemazione delle viabilità forestali tra Sambuca, I Diacci, Prato all’Albero e la Serra, il consolidamento dei versanti con scogliere e reti paramassi, e l’organizzazione logistica con Hera per le piazzole di accumulo.

«Comincia oggi la vera e propria rimozione dall'alveo del Rovigo – ha spiegato il presidente del Consorzio, Paolo Masetti – dopo le fasi organizzative e la predisposizione degli accessi. I big bags di rifiuti vengono caricati con escavatori a ragno, trasportati con l’elicottero, poi caricati sui camion e portati a smaltimento. Il Consorzio si è attivato fin da subito, in grande sinergia con Regione e Comune».

Soddisfazione anche da parte del sindaco di Palazzuolo sul Senio, Marco Bottino: «Il nostro territorio finalmente comincia a liberarsi dei rifiuti contenuti nella frana. Questo è il risultato concreto della collaborazione tra Comune, Regione e Consorzio. Inoltre, da oggi con una nuova ordinanza regionale sarà possibile portare i rifiuti direttamente in discarica, senza fase intermedia di stoccaggio».

Redazione Greenreport

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