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Paesaggio, la Toscana ha delegato ai Comuni la funzione autorizzatoria

Il livello comunale è ritenuto «il più adeguato», mentre la Regione si riserva l’attività di vigilanza e i poteri sostitutivi
 |  Toscana

Con 17 voti a favore (Pd e Iv), 6 astenuti (Fratelli d’Italia e Lega), 1 contrario (M5S), il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una deliberazione che delega ai Comuni l’esercizio della funzione autorizzatoria in materia paesaggistica, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 42 del 2004 sul Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, e in attuazione della legge regionale 65 del 2014.

Anche il Consiglio delle Autonomie locali (Cal) ha espresso il proprio parere obbligatorio con voto favorevole, all’unanimità.

L’articolo 146 della richiamata normativa nazionale, infatti, attribuendo alle Regioni la competenza di esercitare la funzione autorizzatoria, in materia paesaggistica, prevede anche la possibilità della delega di tale funzione ad altri soggetti, tra cui i Comuni e le loro forme associative.

Nel merito, la Regione ha ritenuto di conferire ai Comuni, singoli o associati la suddetta delega in considerazione del fatto che già oggi i Comuni esercitano tutte le funzioni in materia urbanistico-edilizia, e che pertanto tale conferimento possa essere congeniale per un più efficace esercizio della funzione autorizzatoria, in quanto il livello comunale è ritenuto «il più adeguato», ferma restando l’attività di vigilanza da parte della Regione sulle modalità di svolgimento della stessa, e la possibilità, comunque, di poterne esercitare i poteri sostitutivi, in caso di inadempienze degli enti delegati.

Redazione Greenreport

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