5 Nov, 2024
Dal Fabbro: «Da questo dipende il 32% del Pil italiano, oltre la competitività industriale e la sicurezza strategica nazionale»
È il riciclo dei Raee la strada più efficace per colmare il gap italiano sulle materie prime critiche
Aerospazio, elettronica, metalmeccanica, batterie, fotovoltaico, vetro e ceramica, trasporti, chimica: sono solo alcuni dei settori industriali italiani che non sopravvivrebbero senza accesso alle cosiddette materie prime critiche, quei materiali (34 critici e 17 strategici, per l’esattezza) che l’Ue ha messo al centro del Critical raw materials act, recentemente acquisito nella normativa italiana da uno specifico decreto legge.
Lo studio La road map italiana per le materie prime critiche, commissionato dalla multiutility Iren ad Ambrosetti (Teha group) e presentato ieri a Roma do…