16 Ago, 2021
Un’alternativa africana al 30X30 basata sul coinvolgimento dei popoli indigeni e delle comunità locali
Terra condivisa, oceano condiviso per proteggere terra e mare e per un’economia equa
Lo studio “Integrate biodiversity targets from local to global levels”, pubblicato recentemente su Science da un team di scienziati, ambientalisti e leader di comunità africani guidato da David Obura (CORDIO East Africa e università di Pwani e del Queenslad), evidenzia che «Negli "spazi condivisi", come i sistemi agricoli, ittici e pastorali, è necessario un nuovo paradigma per un'azione di conservazione che sia positiva per la natura e centrata sulle persone. per invertire il declino della natura, iIn questo decennio sono necessari un aumento senza precedenti dell'ambizione e una maggior…