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Ultime news da "Natura e biodiversità"

3 Set, 2020
Concluso il progetto coordinato da Ispra e co-finanziato dall’Unione europea
30 mila persone coinvolte in 224 eventi tematici e 445 giornate di formazione e sensibilizzazione, oltre 2 milioni di persone raggiunte attraverso la stampa e i social media: questi in sintesi i numeri più significativi del progetto Life ASAP- Alien Species Awareness Program, che si è concluso il 31 luglio scorso e di cui si è parlato nei cinque eventi on-line di chiusura, trasmessi dal 23 al 25 giugno sul canale YouTube di Ispra. Le specie aliene invasive sono una delle principali cause di perdita di biodiversità e causano gravi impatti sociali, sanitari ed economici, stimati in oltre 12 mil…

3 Set, 2020
Il green time potrebbe essere una risorsa per la salute pubblica sottoutilizzata per promuovere il benessere psicologico dei giovani
Le malattie mentali sono in aumento tra bambini e adolescenti in tutto il mondo, I rapidi sviluppi tecnologici degli ultimi decenni hanno fatto aumentare molto il tempo che i giovani passano a utilizzare tecnologie basate su uno schermo (screen time) mentre è diminuito il tempo  in cui i giovani stanno a contatto con la natura (green time). Secondo lo studio "Psychological impacts of "screen time" and "green time" for children and adolescents: A systematic scoping review". PLOS ONE «Questa combinazione di screen time elevato e green time ridotto può influire sulla salute mentale e sul benesse…

3 Set, 2020
Ritrovamenti che testimoniano la presenza di cani addomesticati in Italia già 14.000 – 20.000 anni fa
Lo studio "The first evidence for Late Pleistocene dogs in Italy", pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori italiani e francesi coordinato dall’ercheozoologo Francesco Boschin, dell'Unità di ricerca di preistoria e antropologia del Dipartimento di scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell’università degli studi di Siena, illustra la scoperta del più antico cane italiano, realizzata grazie al ritrovamento di alcuni resti nei siti paleolitici di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (Fg) e Grotta Romanelli a Castro (Le) che «testimoniano una presenza molto antica del can…

3 Set, 2020
Una ricerca australiana scopre che il veleno delle api distrugge le cellule cancerogene, anche quelle più aggressive
Secondo lo studio "Honeybee venom and melittin suppress growth factor receptor activation in HER2-enriched and triple-negative breast cancer", pubblicato su Nature Precision Oncology (NJP) da un team di ricercatori australiani e statunitensi guidato  da Ciara Duffy dell'Harry Perkins Institute of Medical Research e dell'Università della Western Australia, «Il veleno delle api induce la morte delle cellule tumorali nel cancro al seno triplo negativo, difficile da trattare, con un effetto minimo sulle cellule sane». Il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne in tutto il mondo, è la se…

3 Set, 2020
Legambiente: «La più classica delle soluzioni di pancia. Peggiorativa, priva di fondamenti scientifici e dannosa»
Dopo l’attacco a una vitella (salvata) da parte di un lupo a Toceno, sulle montagne della Val d’Ossola, è intervenuto il capogruppo in Regione Piemonte della Lega (ex nord), Alberto Preioni parlando di «Un’emergenza che pare fuori controllo e che sta presentando un conto ormai insostenibile alle nostre comunità, segno che le politiche di convivenza fin qui adottate non bastano. Dobbiamo passare a piani di abbattimento selettivo dei lupi, come richiesto a più riprese dagli allevatori e come già avviene nelle valli francesi. Come denunciato da coloro che in montagna vivono e portano avanti le p…

3 Set, 2020
Nel Bwindi National Park record di nascite di cuccioli
L’Ugandan Wildlife Authority (UWA) ha annunciato il primo settembre la nascita di un nuovo cucciolo di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) nel Bwindi National Park, il quinto in sole 6 settimane. Il cucciolo è figlio di Ruterana, una femmina 18enne della famiglia di gorilla di Rushegura che così arriva a 18 individui, Il 28 agosto era venuto alla luce Kibande, il cucciolo di kingmaker, la più anziana della famiglia di gorilla Rushengura – che arriva così a 17 individui -  che vive a nel settore del Parco di Buhoma. Si tratta di un vero e proprio baby boom di gorilla nel Bwindi Nat…

2 Set, 2020
"Attraverso la globalizzazione e un uso intensivo del territorio c’è una sempre maggiore vicinanza tra la società umana e la wilderness, la natura selvatica"
Arrivano conferme sulla genesi della pandemia da Sars-CoV-2, ma più in generale del deterioramento continuo della biodiversità con conseguente aumento della zoonosi causa appunto dell’aumento delle malattie che saltano dalla specie animale all’uomo. Una sorta di loop, che stavolta viene corroborato da Paolo Vinies, noto professore di epidemiologia ambientale all'Imperial College di Londra. In sostanza l’uomo viola sempre di più l’habitat naturale e selvatico, entrando sempre più in contatto diretto con animali portatori di malattie che possono attaccarlo e poi, a causa della globalizzazione…

2 Set, 2020
Nonostante i benefici per alcune specie, gravi problemi nelle aree protette, con le specie invasive e per l’aumento del bracconaggio
Lo studio "The good, the bad and the ugly of COVID-19 lockdown effects on wildlife conservation: Insights from the first European locked down country", pubblicato su Biological Conservation da un team di ricercatori italiani coordinato da Raoul Manenti del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’università degli studi di Milano, fornisce  le prime indicazioni sull’impatto che le misure di lockdown in risposta al Covid-19 hanno avuto e stanno avendo sulla. All’università degli studi di Milano ricordano che «L’Italia è stata la prima nazione europea che ha dovuto affrontare le dramm…