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Ultime news da "Natura e biodiversità"

17 Mag, 2017
L’astragalo nano è stato individuato ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
I botanici del dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell’Università della Tuscia hanno individuato una nuova specie da aggiungere alla flora dell’Appennino: appena fuori dei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel comune di Ortona dei Marsi, è spuntata una grossa erba perenne, della famiglia delle leguminose, con robuste radici legnose e grandi fiori gialli: l'astragalo nano (Astragalus exscapus). Si tratta di una pianta finora conosciuta in Italia sulle Alpi, dove pure è molto rara, mentre è una presenza tipica negli ambienti di steppa dell’Europa Orientale. «Le più…

17 Mag, 2017
Gli incidenti stradali (53%) ed il bracconaggio (32%) rappresentano le prime cause di morte
In occasione del wolf day il Wwf diffonde i dati raccolti durante i primi sei mesi del progetto ‘Morte tra i lupi - quanti lupi muoiono ogni anno in Italia?’, lanciato dal gruppo ItalianWildWolf, composto da ricercatori, fotografi e appassionati del lupo, offrendo un quadro sconsolante. In soli 6 mesi sono state segnalate ben 53 carcasse, ma molte di più – osserva il Panda – potrebbero essere quelle mai rinvenute o passate sotto silenzio. Dai dati raccolti dal 1 novembre 2016 al 30 aprile 2017, è emerso che solo il 6% dei decessi registrati è riconducibile a cause naturali, mentre gli inciden…

16 Mag, 2017
La popolazione italiana di lupo è una sottospecie unica al mondo, Canis lupus italicus, come aveva già proposto il grande naturalista italiano Altobello nel 1921
«Abbiamo studiato la variabilità genetica di centinaia di lupi provenienti da 5 diverse popolazioni europee e quello che è emerso è chiaro: il lupo italiano è nettamente distinto da tutti gli altri lupi d’Europa e del mondo, sia a livello di cromosomi autosomici [la maggior parte del DNA di un individuo, ndr] che a livello mitocondriale [DNA ereditato per via materna, ndr]». A parlare è Romolo Caniglia, genetista e coordinatore dello studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One gli scienziati. All’interno della ricerca, un team di ricercatori afferenti a nove paesi europei, han…

15 Mag, 2017
Le associazioni ambientaliste: «Gravi ripercussioni sulla gestione della fauna selvatica»
Mentre lo Stato italiano ha predisposto il Piano nazionale antibracconaggio prevedendo, tra le altre cose, di rafforzare il ruolo delle polizie provinciali riportando il personale addetto alla sorveglianza al numero in servizio nel 2007 la Regione Campania non se ne interessa e addirittura cancella il ruolo delle polizie provinciali. È quanto sostengono le associazioni Aidap, Asoim, Cai, Enpa, Lav, Lipu e Wwf, che spiegano: nel riordinare le funzioni esercitate dalle Province, a seguito dell’applicazione della Legge n.125/15 e della Legge 56/14 “Delrio” la Regione Campania non ha dato il gius…

15 Mag, 2017
Lettera ai parlamentari: «Per superare le inefficienze dei due parchi regionali veneto ed emiliano-romagnolo meglio un parco nazionale che assicuri tutela unitaria e qualificata»
La proposta di parco del Delta del Po è un pasticcio giuridico che va bene al di là della stessa già molto contestata riforma della legge quadro sulle aree protette, perché fa del parco, impropriamente, un soggetto ibrido di promozione economica e crea uno squilibrio ingiustificabile tra le funzioni proprie dello Stato e quelle delle Regioni. Per superare le inefficienze dei due parchi regionali veneto ed emiliano-romagnolo meglio un parco nazionale che assicuri la tutela unitaria e qualificata richiesta con il riconoscimento internazionale del Delta quale Area MAB UNESCO istituita nel 2015…

15 Mag, 2017
Ma il rarissimo gabbiano corso resta sempre a rischio
Nel corso degli ultimi decenni è risultato evidente il notevole incremento della popolazione del Gabbiano reale mediterraneo (Larus chachinnans), apprezzabile sia nei luoghi “canonici” di nidificazione, sia nell’estensione dell’areale frequentato dalle specie, ormai avvistabile in zona continentale anche a decine di km di distanza dalla costa. La grande disponibilità alimentare generata dalla cattiva gestione del territorio continentale, dovuta ad esempio alla presenza discariche dei rifiuti a cielo aperto, ha reso disponibile al Gabbiano reale nuove ed abbondanti risorse trofiche, anche se n…

12 Mag, 2017
L’assessore Remaschi: sono 500/600 bisognerebbe riportali alla densità ante 2000, pari a circa 100 unità
Secondo il Wwf «non c’è pace per i lupi italiani. Come se non bastasse il tentativo di inserire gli abbattimenti all’interno del piano di gestione del lupo, momentaneamente bloccati ma sui quali ancora non c’è stata una decisione definitiva da parte della Conferenza Stato Regioni. Ma mentre la stragrande maggioranza delle Regioni si è espressa contro questo punto la Regione Toscana per bocca del suo assessore Remaschi ha invocato nuovamente la deroga per poter abbattere un numero imprecisato di lupi». Il Wwf si riferisce a quanto detto da Remaschi il 2 marzo all’audizione della Seconda Commis…

12 Mag, 2017
Nel team internazionale anche ricercatori delle università di Pisa e di Camerino
Lo studio “Earliest Mysticete from the Late Eocene of Peru Sheds New Light on the Origin of Baleen Whales” pubblicato su Current Biology da un team di ricerca internazionale di paleontologi e geologi delle università di Pisa e di Camerino e dei musei di storia naturale di Parigi, Bruxelles e Lima, rivela che «Dal deserto costiero del Perù, già noto per aver restituito fossili straordinari come quello del Leviatano, affiorano i resti della più antica balena fino ad oggi ritrovata: all’interno di rocce più antiche di 36 milioni di anni, è stato rinvenuto lo scheletro di un misticeto che aiuterà…