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Fiumi esondati, allerta su Po, Dora e Sesia: è allerta rossa in Piemonte

Nella regione 100 Comuni a rischio per le pesanti piogge, 200 sfollati, treni cancellati, chiusa la A5. A Torino i Murazzi invasi dall’acqua. Forti disagi e situazione sotto monitoraggio anche in Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, dove metà dei comuni è stato colpito da black-out
 |  Prevenzione rischi naturali

Ponti chiusi nella città di Torino, frane e zone alluvionate nel circondario e anche nelle altre province della regione, treni cancellati, strade e tratti di autostrada chiusi. Le pesanti piogge e nevicate che si stanno abbattendo sul nord-ovest hanno fatto scattare l’allerta rossa in Piemonte. La situazione è solo parzialmente meno allarmante in Val d’Aosta, dove la metà dei comuni è stato colpito da black-out, mentre forti piogge stanno colpendo anche Lombardia, Liguria, e in modo particolare (anche qui è allerta rossa) le pianure di Parma e Piacenza. Sono stati chiusi ai camion i trafori del Frejus e del Gran Sanbernardo per via della neve caduta. Gli sfollati segnalati sono a quota 200 ma si tratta di un bilancio provvisorio. Uno dei fiumi che attraversano Torino, lo Stura di Lanzo, si sta avvicinando alla soglia di pericolo, dopo avere superato quella di guardia, e in via precauzionale è stato chiuso - informa una nota del Comune - il ponte Ferdinando di Savoia, alla periferia nord della città.  Sempre sotto la Mole, per precauzione è stato chiuso l'accesso ai Murazzi del Po, ed è stata una fortuna, visto che a metà mattinata l’area è stata coperta dall’acqua. 

Dal Centro operativo comunale della Protezione civile, che continua a monitorare attentamente le evoluzioni delle condizioni meteo e il livello dei fiumi, viene rinnovato l'invito gli automobilisti a guidare con estrema prudenza e a limitare gli spostamenti allo stretto necessario. 

A causa dell'innalzamento della Dora Baltea è stata disposta la chiusura di un tratto dell'autostrada Torino-Aosta. 

Frane e allagamenti si stanno registrando in tutto il Canavese, in provincia di Torino, a causa dei nubifragi. A Chivasso, il livello delle acque del Po e dell'Orco è in costante aumento. La situazione più critica si registra a Pratoregio, dove il torrente è straripato verso un vicino stabilimento. A Ivrea e Banchette segnalate diverse esondazioni della Dora, anche se al momento non sono coinvolte persone. La Città metropolitana di Torino ha chiuso la provinciale 39 a San Benigno Canavese e impedito l'accesso al Parco Fluviale. Chiuso il ponte sul Malone a Front. A Chiaverano evacuati i residenti a scopo cautelativo di diverse zone. Decine gli interventi dei vigili del fuoco per frane e alberi abbattuti dal vento. 

In via precauzionale, in accordo con Anas e le amministrazioni locali della Lomellina, il Comune di Casale Monferrato (Alessandria) ha deciso, in via precauzionale, la chiusura del ponte Sesia. Attivata anche la Protezione Civile - come fatto sapere dal sindaco Emanuele Capra - per eventuale evacuazione della frazione Terranova, visti i livelli in crescita di Sesia e Po, quest'ultimo esondato nelle aree golenali della vicina Gabiano. 
Sono stati raddoppiati i turni dei Vigili del fuoco, impegnati negli interventi per alberi pericolanti, smottamenti e locali allagamenti, soprattutto nel Casalese e nell'Acquese. Dalla mezzanotte sono stati più di 300 gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco in tutto il Piemonte per il maltempo, la maggior parte di questi nelle province di Torino, Biella e Verbania Cusio Ossola. 

Stazione ferroviaria chiusa a Biella stamattina e nessun treno in partenza. Anche la viabilità su gomma sta risentendo pesantemente della situazione. Ponti bloccati, esondazioni, viabilità difficile in molte zone, dove il rischio idrogeologico per la piena dei fiumi è rosso in oltre un centinaio di comuni, dopo una notte di piogge abbondanti.
La quota delle nevicate è mediamente intorno ai 1800-2000 ma in alcune aree è scesa 1.500 metri. Nelle ultime 6 ore sono caduti 155 millimetri di pioggia a Pian Audi (Torino), 117 a Boccioleto (Vercelli). 116 a Camparient (Biella). Nel Verbano, il Toce ha superato il livello di guardia; il lago Maggiore è in crescita ma al di sotto del livello di guardia. 
Il Po a monte di Torino è in crescita ma al di sotto del livello di guardia mentre a valle a San Sebastiano (Torino) e Crescentino (Vercelli) ha superato il livello di guardia. Nel sud del Piemonte è stata superata la soglia di guardia dall'Erro a Cartosio (Alessandria) e dal Belbo a Santo Stefano (Cuneo), al di là del confine con la Liguria la Bormida a Piana Crixia (Savona) ha superato la soglia di pericolo. Il Tanaro è in crescita ma al momento al di sotto del livello di guardia.

Le piogge, secondo le previsioni, continueranno a insistere in Piemonte fino a metà pomeriggio.

Redazione Greenreport

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