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Influenza aviaria, scienziati di tutto il mondo chiedono misure urgenti per arginare il rischio pandemia

I virologi del Global virus network (Gvn), una rete internazionale che riunisce oltre 80 centri di virologia in più di 40 Paesi, propongono dalle colonne di The Lancet una strategia articolata per prepararsi a una possibile diffusione dell’H5N1 tra gli esseri umani
 |  Prevenzione rischi naturali

«La recente comparsa di infezioni da virus dell'influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità nelle mucche da latte e nell'uomo negli Stati Uniti ha suscitato allarme per la possibilità di una pandemia». A lanciare l’allarme è un gruppo di scienziati operanti in diversi Stati del mondo. Due giorni fa The Lancet ha pubblicato un articolo contenente le loro considerazioni, frutto del loro lavoro di analisi, e il testo è di quelli che non possono essere liquidati con un’alzata di spalle, già solo per il resoconto di quanto registrato fin qui. «Sono stati colpiti oltre 995 allevamenti di vacche da latte e almeno 70 esseri umani, con casi di malattia grave e il primo decesso correlato all'H5N1 negli Stati Uniti», si legge nel documento. «Infezioni umane sporadiche senza contatti noti con animali infetti evidenziano la possibilità di un adattamento virale per un'efficiente trasmissione da uomo a uomo. Contemporaneamente, il virus continua a circolare negli uccelli selvatici, negli stormi da cortile e nelle specie migratorie cacciate, amplificando ulteriormente il rischio per l'uomo e gli animali domestici».

Questi dai hanno spinto i virologi del Global virus network (Gvn), una rete internazionale che riunisce oltre 80 centri di virologia in più di 40 Paesi, a proporre dalle colonne di The Lancet una strategia articolata per prepararsi a una possibile pandemia. Tale strategia comprende il potenziamento della sorveglianza epidemiologica e delle strutture sanitarie, il miglioramento delle misure di biosicurezza negli allevamenti e lo sviluppo di vaccini destinati sia agli esseri umani sia agli animali. «Questo articolo – scrivono gli scienziati – fornisce una panoramica dello stato attuale dell'epidemia, sottolinea l'importanza di solidi sistemi di sorveglianza per individuare i ceppi emergenti con potenziale pandemico ed evidenzia i rischi per le industrie lattiero-casearie e avicole statunitensi. Le raccomandazioni per la mitigazione del rischio includono misure di biosicurezza rafforzate, una migliore sorveglianza, test decentralizzati e messaggi mirati per la salute pubblica».

Il Global virus network chiede misure urgenti per prevenire epidemie diffuse, facendo leva sugli insegnamenti tratti da precedenti pandemie. Queste misure includono vaccinazioni mirate, strategie di comunicazione migliorate per combattere l'esitazione di fronte alla scelt della vaccinazione e l'incorporazione delle scienze sociali per affrontare gli ostacoli agli interventi di salute pubblica.

Il Gvn evidenzia la carenza di sistemi di monitoraggio e di test per valutare l’estensione della diffusione del virus. Christian Bréchot, presidente emerito del network, afferma che «un sistema nazionale di sorveglianza efficace è fondamentale per identificare rapidamente gli animali infetti, isolarli e adottare misure preventive per limitare la diffusione e le infezioni nell’uomo».

Redazione Greenreport

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