CERMEC E MALEODORANZE, L’IMPEGNO DELL’AZIENDA: «FACCIAMO TUTTO IL POSSIBILE MA INTENSIFICHEREMO GLI SFORZI»
Hanno ragione i cittadini che in questi ultimi giorni hanno lamentato un incremento dei cattivi odori causati dall’attività di trattamento dei rifiuti svolte al Cermec: è un problema che l’azienda non sottovaluta, anzi, ma che vede l’impegno ogni giorno a fare il possibile per evitare (o quanto meno limitare) il disagio per le comunità». Così dall’azienda pubblica alla quale è affidato il non semplice compito di trattare, recuperare e smaltire i rifiuti urbani, indifferenziati e non.
Ci scusiamo ovviamente con chi subisce questo disagio che sicuramente è aggravato dalle temperature elevate di questi giorni ma anche dal fatto che le misure organizzative adottate e i dispositivi presenti per l’abbattimento dei cattivi odori non sono più sufficienti. La soluzione definitiva potrà venire solo da un completo revamping dello stabilimento, come già autorizzato dalla Regione Toscana e per il cui avvio si è in attesa che sia concluso il percorso di conferimento in Retiambiente che nel proprio piano industriale ha già assunto l’impegno alla rifunzionalizzazione.
Questo non significa che nel frattempo non vengano adottati tutti i provvedimenti possibili: le arie esauste sono inviate a un biofiltro – apparato che garantisce un abbattimento degli odori con un’azione biologica – e sui piazzali sono presenti “cannoni atomizzatori” che nebulizzano prodotti enzimatici deodorizzanti; le chiusure automatiche dei portoni dei capannoni all’interno dei quali “matura” la parte organica del rifiuto sono oggetto di costanti interventi di manutenzione e si procede alla pulizia quotidiana dei piazzali.
Come detto tutto questo, evidentemente, non è sufficiente ma al momento sono gli unici interventi che l’Azienda può mettere in campo: il massimo dello sforzo gestionale e tecnico-impiantistico. Sforzo che cercheremo comunque di intensificare.
Unicamente va fatta una precisazione: Cermec non è un inceneritore (non esiste più da metà anni ’70) ma un impianto di trattamento meccanico-biologico che, nel bene e nel male, ha permesso da sempre di assicurare una costante attività di gestione dei rifiuti urbani senza che mai si verificassero situazione emergenziali conosciute in altre realtà. E, pur senza voler negare le proprie responsabilità, va sottolineato che lo stabilimento di via Dorsale non è l’unica fonte di maleodoranze anche se in generale ogni “puzza” la si riconduce al Cermec.