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Iren, il Consiglio di Amministrazione approva il primo bilancio consolidato integrato al 31 dicembre 2024 con tutti i risultati economico-finanziari in aumento, indicatori di sostenibilità in miglioramento e una proposta di dividendo in crescita dell’+8%

Si conferma una solida performance economica con un EBITDA in crescita del +6,5%, pari a oltre 1.274 milioni di euro, e un utile netto in incremento del +5%, pari a 268 milioni di euro. Nel corso del 2024 è stato inoltre realizzato il previsto e molto importante piano di sviluppo, con investimenti complessivi pari a 942 milioni di euro, di cui il 76% destinati a progetti di sostenibilità. Proposta di dividendo in crescita del +8% rispetto all’anno precedente e pari a 12,83 c€/azione con un pay-out del 61%, in linea con le previsioni di Piano Industriale.

Principali indicatori economico-finanziari

  • Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 1.274 milioni di euro (+6,5% vs. 31/12/2023). Incremento supportato dalla crescita dei business regolati ed in particolare delle Reti, dal contributo positivo dell’attività di vendita (Mercato) e dall’ampliamento del perimetro di consolidamento alle società Acquaenna e Sienambiente.
  • Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 268 milioni di euro (+5% vs. 31/12/2023). La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA ed una miglior gestione finanziaria a compensazione di una maggiore incidenza delle imposte.
  • Indebitamento finanziario netto pari a 4.083 milioni di euro (+4% vs. 31/12/2023). La crescita del margine operativo consente una riduzione del rapporto debito netto/EBITDA pari a 3,2x.
  • Investimenti lordi pari a 942 milioni di euro (+1% vs. 31/12/2023), di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici e 112 milioni di euro di investimenti finanziari.
  • Dividendo proposto pari a 12,83 c€/azione (+8% vs. anno precedente) e pay-out pari al 61%.

Principali indicatori di sostenibilità

  • Investimenti sostenibili pari al 76%, in linea con il Piano Industriale
  • Intensità carbonica pari a 315 gCO2/kWh (- 6% vs. 31/12/2023). Il calo è riconducibile alla maggior produzione rinnovabile, in particolare idroelettrica
  • Raccolta differenziata pari al 70%, in crescita di 2,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente
  • Rifiuti avviati al recupero di materia > 1 milione di tonnellate (+13% vs. 31/12/2023) grazie ai maggiori rifiuti gestiti e l’incremento della capacità di trattamento del Gruppo
  • Perdite idriche pari al 31%, nonostante la recente integrazione di Acquaenna, il risultato risulta in linea con il 2023
  • Il numero complessivo dei dipendenti del Gruppo a fine 2024 è pari a oltre 11.300 persone, con un incremento di oltre 300 persone nel corso dell’anno

Gruppo Iren

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Area Investor Relations

Iren Overview

 

Reggio Emilia, 24 marzo 2025 - Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 31 dicembre 2024.

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del Gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. Dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico. I buoni risultati raggiunti, tra cui un’utile netto in crescita del 5%, ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano Industriale, un incremento del dividendo dell’8%, portandolo a 12,83c€/azione.”

 

"Un anno, il 2024, caratterizzato da importanti traguardi anche dal punto di vista della sostenibilità – ha dichiarato il Vicepresidente di Iren Moris Ferretti – Innanzitutto, abbiamo redatto per la prima volta una Relazione annuale integrata finanziaria e di sostenibilità, in linea con quanto richiesto dalla CSRD, applicando i nuovi standard di rendicontazione ESRS. Inoltre, nel corso del 2024 il percorso verso gli obiettivi di sostenibilità del Piano Industriale è proseguito in tutti i business: la raccolta differenziata ha raggiunto quasi il 70% in tutti i territori serviti, l’energia rinnovabile venduta è in incremento di oltre il 36% rispetto allo scorso anno, l’intensità carbonica è in calo di circa il 6% grazie al forte incremento di produzione idroelettrica e rinnovabile e le perdite idriche restano stabili al 31% nonostante l’integrazione delle società recentemente acquisite nelle quali le performance sono ancora in via di ottimizzazione. L’impegno al miglioramento continuo nei risultati economici, finanziari e di sostenibilità è possibile grazie al contributo di oltre 11.300 persone, in crescita di circa 300 unità, che lavorano quotidianamente a supporto della creazione di valore che condividiamo con i nostri stakeholder.”

 

Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: “Approviamo oggi un EBITDA pari a oltre 1,27 miliardi, superiore alla Guidance, e in crescita del 6,5% rispetto allo scorso anno. Questo conferma la traiettoria di sviluppo tracciata dal piano industriale e la capacità di Iren di adattarsi ai differenti contesti di mercato grazie soprattutto al proprio modello multibusiness. L’incremento di redditività, supportato dal recupero di marginalità della business unit Reti e dall’attività di vendita di commodity e servizi, ha consentito di ridurre il livello di indebitamento al 3,2x. Supportati dai risultati conseguiti, guardiamo al futuro per rendere Iren ancora più solida, attraverso una maggiore disciplina e selettività degli investimenti, che ci consentiranno di continuare a crescere prevalentemente nelle attività regolate e nell’incremento della qualità del servizio ai territori. Un futuro concreto già nel 2025 dove ci attendiamo un’EBITDA in ulteriore crescita compreso tra gli 1.340-1.360 milioni di euro. Infine, nei prossimi mesi lavoreremo con tutte le oltre 11 mila persone del gruppo e con il nuovo consiglio di amministrazione per definire un nuovo piano strategico per Iren che consolidi il ruolo della società come player di riferimento.


 

GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2024

I Ricavi consolidati al 31 dicembre 2024 si attestano a 6.043,1 milioni di euro in diminuzione del -6,9% rispetto ai 6.490,4 milioni di euro dell’esercizio 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 300 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 338 milioni dalla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110%. Contribuiscono, per contro, positivamente sui ricavi di periodo le importanti revisioni tariffarie sia delle Reti che dell’Ambiente e le variazioni del perimetro di consolidamento che incidono positivamente sui ricavi per circa 51 milioni di euro e sono riferibili principalmente al consolidamento di Sienambiente e Acquaenna.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 1.274,1 milioni di euro, in aumento del +6,5% rispetto ai 1.196,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. Il periodo è stato caratterizzato da uno scenario energetico meno favorevole rispetto al 2023, da importanti revisioni tariffarie che hanno interessato la BU Reti (con l’aggiornamento positivo dei parametri regolatori) e la BU Ambiente in particolare per le attività di raccolta rifiuti, dal pieno recupero della marginalità commerciale della BU Mercato e dall’avvio, seppur ancora non a regime, della fase operativa di alcuni impianti della filiera Ambiente nonché dal progressivo esaurimento dei cantieri legati al Superbonus 110%.

Per quanto concerne lo scenario energetico il principale fattore caratterizzante il periodo è la flessione del prezzo dell’energia elettrica (-15% verso 2023) e quindi dei margini di generazione elettrica e calore; ciò ha comportato un importante impatto negativo sul margine operativo lordo (-141 milioni di euro), parzialmente assorbito (+78 milioni di euro) dall’incremento dei volumi di energia elettrica prodotta, ed in particolare della produzione Idroelettrica (+35% sul 2023), che ha beneficiato di un miglioramento dell’idraulicità di periodo e della produzione fotovoltaica per l’entrata in esercizio di nuovi impianti (+35,1% sul 2023).

Particolarmente positiva risulta l’attività di commercializzazione delle commodities energetiche (+59 milioni di euro), con particolare riferimento alla vendita di energia elettrica, che ha beneficiato di un importante recupero della marginalità.

Un contributo positivo al margine è generato altresì dalla crescita organica correlata agli incrementi tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati sulla BU Reti negli scorsi anni (+17 milioni di euro) e alle revisioni tariffarie di inizio 2024 (+77 milioni di euro).

Nell’ambito della BU Ambiente risulta in flessione l’attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti in seguito ad una minore operatività degli impianti legati a manutenzioni e guasti (-27 milioni di euro) a fronte di un recupero di marginalità dell’attività di raccolta rifiuti che ha beneficiato degli effetti positivi derivanti dalla regolazione tariffaria (+25 milioni di euro).

Risulta in flessione la filiera dell’Efficientamento energetico (-37 milioni di euro) per il progressivo esaurimento dei cantieri legati al superbonus 110% sui condomini e il ritardato avvio per incertezza normativa dei cantieri sulle Onlus.

Concorrono infine al miglioramento del margine le variazioni di perimetro correlate al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e di Acquaenna (da giugno 2023), per circa 18 milioni di euro.

La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: in forte miglioramento la business unit Mercato (+29,9%) e Reti (+27,7%), con poi Ambiente (+4,2%) e Energia (-26%).

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 519,7 milioni di euro, in aumento del +11,9% rispetto ai 464,4 milioni di euro del precedente esercizio. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per circa 55 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi impianti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento, minori accantonamenti al fondo rischi per circa 44 milioni di euro, prevalentemente per gli accantonamenti straordinari effettuati nel 2023 in conseguenza delle disposizioni del DL “Sostegni ter” e non più ripetibili e maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 3 milioni di euro. Si registrano inoltre altre svalutazioni per circa 12,5 milioni di euro, prevalentemente dovute agli effetti degli incendi occorsi nel secondo semestre 2024 agli impianti di selezione e trattamento della plastica da raccolta differenziata di Cadelbosco, all’impianto di trattamento di Terranuova Bracciolini e all’impianto trattamento FORSU di Gavassa.

L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 268,5 milioni di euro, in aumento (+5,4%) rispetto al risultato dell’esercizio 2023. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA ed una miglior gestione finanziaria a compensazione di una più alta incidenza delle imposte, le quali nel corso del 2023 avevano beneficiato della non imponibilità dei crediti di imposta, riconosciuti a contrasto dei costi dell'energia delle imprese energivore.

L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.083 milioni al 31 dicembre 2024, in incremento (+4%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023. Al riguardo, il flusso di cassa operativo, impattato positivamente dall’EBITDA e dallo smobilizzo dei crediti fiscali da Superbonus 110% per circa 250 milioni di euro, si attesta a fine anno ad oltre 1 miliardo di euro coprendo ampiamente gli investimenti effettuati e consentendo una riduzione del rapporto debito netto/EBITDA pari a 3,2x.

Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni di euro, in crescita (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici e 112 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Egea (87 milioni di euro), al consolidamento di Sienambiente (19 milioni di euro) e all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Rovigo (5 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 76% degli investimenti è stata orientata a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.

Dal punto di vista della sostenibilità, il 2024 ha segnato un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita sostenibile delineato nel piano industriale: l’intensità carbonica si attesta pari a 315 gCO2/kWh (-6%) in seguito all’incremento della produzione rinnovabile, in particolar modo idroelettrica, e al calo della produzione a gas e da WTE; la raccolta differenziata ha raggiunto complessivamente quasi il 70% in tutte le aree servite e i rifiuti inviati agli impianti di recupero materia hanno superato il milione di tonnellate (+13%), l’energia verde venduta ai clienti finali si è attesta pari a quasi 2.400 GWh (+36%) innescando, congiuntamente ai prodotti e servizi di Iren Plus, un risparmio energetico per i clienti pari a oltre 470.000 tonnellate equivalenti di petrolio (+33%). Nel corso dell’anno si è registrato l’aumento dei comuni serviti dall’attività di raccolta rifiuti che superano i 550 a valle dell’aggiudicazione dell’appalto del Consorzio Ecologico Cuneese e di quello della Provincia di Asti, l’incremento del numero dei clienti nel settore energetico pari a 2,3 milioni a fine 2024 (+5%), grazie alla strategia commerciale basata sulla valorizzazione della clientela e sull’eccellenza della customer experience. Inoltre, è proseguita l’estensione della rete di teleriscaldamento che supera i 102 milioni di metri cubi (+1,2%). Infine, le perdite idriche sono risultate pari al 31% in linea con lo scorso anno, nonostante l’ampliamento del perimetro con l’inclusione di Acquaenna, impattata nel corso dell’anno da siccità e climatica sfavorevole.

GRUPPO IREN: PRINCIPALI RISULTATI PER AREA DI BUSINESS

(milioni di euro)

31/12/2024

31/12/2023

Var. %

Ricavi

6.043

6.490

-6,9%

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

1.269

1.151

10,3%

BU Ambiente

1.291

1.193

8,2%

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

2.141

3.215

-33,4%

BU Mercato

3.444

4.090

-15,8%

Servizi e altro

35

32

11,8%

Elisioni e rettifiche

-2.137

-3.191

-33,0%

Margine Operativo Lordo (EBITDA)

1.274

1.197

6,5%

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

478

375

27,7%

Infrastrutture elettriche

89

73

22,3%

Infrastrutture gas

95

82

16,6%

Infrastrutture idriche

294

220

33,6%

BU Ambiente

256

245

4,2%

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

277

374

-26,0%

BU Mercato

257

198

29,9%

Energia elettrica

123

64

91,4%

Gas e altri servizi

134

134

0,4%

Servizi e Altro

6

5

26,9%

Risultato Operativo (EBIT)

520

464

11,9%

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

251

152

64,5%

BU Ambiente

39

75

-48,5%

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

95

161

-41,2%

BU Mercato

132

73

79,4%

Servizi e Altro

3

3

25,5%

(*) Variazione superiore al 100%

Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 478,5 milioni di euro in aumento del +27,7% rispetto ai 374,8 milioni di euro del precedente esercizio ed è riconducibile prevalentemente all’incremento dei vincoli tariffari, supportati dagli investimenti effettuati negli anni precedenti e dalla revisione dei parametri regolatori. Il servizio idrico è stato inoltre impattato positivamente sia da un recupero straordinario dell’inflazione sui costi operativi del 2023 per circa 9 milioni di euro, sia dall’integrazione da giugno 2023 di Acquaenna per circa 3 milioni di euro.

Nel corso del 2024 il Gruppo ha distribuito 3.609 GWh di energia elettrica, 1.059 milioni di metri cubi di gas e ha venduto 177 milioni di metri cubi di acqua.

Al 31 dicembre 2024 gli investimenti lordi del settore ammontano a 363 milioni di euro in crescita (+1,9%) rispetto all’anno precedente, destinati alla realizzazione, sviluppo e manutenzione straordinaria di reti e impianti di distribuzione idrica e della rete fognaria, oltre che alla posa di gruppi di misura di nuova tecnologia e alla realizzazione e riammodernamento di impianti di depurazione delle acque reflue, all’efficientamento e all’installazione di misuratori elettronici sulle reti gas ed elettriche, alla digitalizzazione delle attività e allo sviluppo della mobilità elettrica sui mezzi operativi.

Ambiente

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 255,6 milioni di euro, in aumento del +4,2% rispetto ai 245,3 milioni di euro dell’esercizio 2023. La dinamica del margine è caratterizzata dal miglioramento del risultato dell’attività di raccolta, compensato dalla contrazione del margine delle attività di trattamento e smaltimento. In particolare, l’attività di Trattamento e Smaltimento, oltre ad essere penalizzata dalla flessione dei prezzi dell’energia elettrica e termica di recupero e del biometano e dal venir meno di contributi straordinari sui consumi energetici, ha risentito negativamente di un’attività di manutenzione straordinaria programmata del WTE di Torino e di alcuni eventi straordinari quali gli incendi sugli impianti di trattamento della plastica di Cadelbosco e di trattamento della carta e plastica di Terranuova Bracciolini. Si rileva inoltre una riduzione dei volumi di rifiuti smaltiti in discarica per effetto di una parziale saturazione dei siti e la non piena operatività di altri impianti di recupero recentemente avviati (Gavassa, Borgaro Torinese e Vercelli). Contribuisce positivamente all’incremento del margine di periodo l’apporto di Sienambiente.

Nel corso del 2024, i rifiuti gestiti sono stati pari a circa 4.020 mila tonnellate.

Al 31 dicembre 2024 gli investimenti lordi realizzati nel settore ammontano a 177,7 milioni di euro, in diminuzione del -11,9% rispetto ai 201,8 milioni di euro del precedente esercizio. Gli investimenti sono relativi all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti; in particolare, tra questi ultimi si evidenzia l’impianto di trattamento della carta Irma e della plastica di Borgaro Torinese (TO), l’impianto biometano sul biodigestore FORSU di Santhià e l’impianto per il trattamento dei RAEE di Valdarno Ambiente.

Energia (Generazione, teleriscaldamento ed efficienza energetica)

Il Margine Operativo Lordo del settore si attesta a 276,7 milioni di euro in diminuzione del -26% rispetto ai 373,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. L’andamento dello scenario energetico è stato caratterizzato da un trend che ha visto un forte calo dei prezzi energetici nel primo semestre a causa di una domanda bassa, di una elevata produzione di rinnovabili e di una stagione termica non favorevole, contrapposto ad un secondo semestre con prezzi in aumento trainati dalla crescita del costo del gas. Detto andamento ha avuto un effetto negativo sui margini di produzione interessando tutti i segmenti di produzione, con maggiore impatto sulla Cogenerazione Elettrica e Calore, soltanto parzialmente compensati dall’aumento delle quantità prodotte, in particolare per la produzione Idroelettrica, grazie ad una favorevole idraulicità ed innevamento al suolo e alla produzione fotovoltaica per l’incremento della potenza installata. Risultano in flessione rispetto al precedente esercizio anche le attività legate all’Efficienza Energetica, per l’esaurimento dei lavori riqualificazione energetica degli edifici (Superbonus 110%) e delle attività di gestione energetica.

Nel periodo l’energia elettrica totale prodotta dalla BU Energia è stata pari a 8.686,3 GWh, in aumento del +3,1% rispetto agli 8.426,2 GWh dell’esercizio 2023. La produzione elettrica da fonte cogenerativa è stata pari a 4.720,7 GWh, in lieve incremento del +0,8% rispetto ai 4.682,4 GWh dell’esercizio 2023, mentre la produzione termoelettrica risulta pari a 2.184,7 GWh, in diminuzione del -9,9% rispetto ai 2.424,7 GWh dell’esercizio 2023. La produzione da fonti rinnovabili è stata pari a 1.781 GWh in aumento del +35% rispetto ai 1.319,1 GWh dell’esercizio 2023. L’incremento riguarda sia la produzione idroelettrica, che è risultata pari a 1.479 GWh rispetto ai 1.095,6 GWh (+35%) dell’esercizio 2023, grazie alla migliorata idraulicità del periodo, sia la produzione fotovoltaica, pari a 302 GWh rispetto ai 223,5 GWh dell’esercizio 2023 (+35,1%).

Il calore prodotto ammonta a 2.553,5 GWht in aumento del +10,3% rispetto ai 2.315,3 GWht dell’esercizio 2023 per effetto di una stagione termica più favorevole e degli sviluppi della rete a 102,3 Mmc di volumetrie teleriscaldate rispetto ai 101,1 Mmc dell’esercizio 2023 (+1,2%).

Al 31 dicembre 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 151,9 milioni di euro, in crescita del +16,3% rispetto ai 130,6 milioni di euro dell’esercizio 2023. Tra i principali si evidenziano lo sviluppo delle reti del teleriscaldamento e degli impianti fotovoltaici.

Mercato

Il Margine Operativo Lordo del settore ammonta a 257,1 milioni di euro e risulta in aumento del +29,9% rispetto ai 197,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. Il miglioramento della marginalità è riferibile prevalentemente alla vendita dell’energia elettrica mentre in lieve flessione risulta la vendita del gas, compensato dalla vendita dei servizi a marchio Iren plus.

L’energia elettrica direttamente commercializzata nel corso del periodo è pari a 6.978,4 GWh, in calo

(-3,3%), rispetto al 2023 per effetto del mercato della maggior tutela (-37%) e del segmento dei grossisti (-27,8%). Gli altri segmenti di clientela risultano invece in incremento, in particolare il segmento retail e small business (+15,3%) e quello business (+11,4%).

Sono stati inoltre acquistati 2.512 Mmc di gas in crescita del +0,5% rispetto al 2023, principalmente per effetto dell’incremento del gas stoccato e commercializzato.

Al 31 dicembre 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 74,7 milioni di euro in calo del -13,4% rispetto agli 86,3 milioni di euro del 2023.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto macroeconomico complesso e molto incerto causato dalle tensioni geopolitiche, i rischi principali con potenziale impatto sui risultati del Gruppo sono tre: l’andamento dei i tassi di interesse legati alle dinamiche macroeconomiche, la volatilità del prezzo delle commodity e gli effetti climatici.

Il 2025 sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti a Piano Industriale destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione energetiche e idriche, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti, degli impianti di trattamento e allo sviluppo di capacità di generazione rinnovabile. Sarà inoltre caratterizzato dal consolidamento anticipato, rispetto al 2026 previsto a Piano, del Gruppo EGEA.  A supporto dell’importante piano degli investimenti nel corso del 2024 sono stati emessi due  Green Bond per un ammontare complessivo pari a 1 miliardo di euro e ad inizio 2025 un Bond Ibrido da 500 milioni di euro. Tali strumenti consentono di rafforzare e diversificare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo e migliorano nel contempo gli indici di liquidità.

I risultati economici 2025 sono previsti in aumento rispetto a quelli del 2024 grazie alla crescita organica dei business regolati supportati dagli investimenti realizzati negli scorsi esercizi, al miglioramento della redditività degli impianti di trattamento dei rifiuti, all’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico di Noto, al mantenimento della customer base in uno scenario più competitivo oltre all’anticipato consolidamento del Gruppo EGEA.

Il Gruppo conferma il trend di sviluppo nel rispetto della sostenibilità finanziaria come previsto dal Piano Industriale.

DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 24 aprile 2024, il pagamento di un dividendo pari a 12,83 c€ per azione, in crescita del 8% rispetto allo scorso anno.  Data stacco della cedola il 23 giugno 2025, record date il 24 giugno 2025 e data di pagamento il 25 giugno 2025.

CONFERENCE CALL

I risultati al 31 dicembre 2024 saranno illustrati oggi 24 marzo alle ore 15.30 (ora italiana) nel corso di una conference call alla comunità finanziaria, trasmessa anche in web casting in modalità listen only sul sito www.gruppoiren.it sezione Investitori.

 

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente comunicato stampa sono utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) non previsti dai principi contabili internazionali adottati dall’Unione Europea (IFRS-EU), al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo IREN. In conformità con le raccomandazioni degli Orientamenti pubblicati in ottobre 2015 dall’ESMA, di seguito si riportano il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • Capitale investito netto (CIN): determinato dalla somma algebrica dell’Attivo immobilizzato, delle Altre attività (passività) non correnti, del Capitale circolante netto, delle Attività (passività) per imposte differite, dei Fondi rischi e benefici ai dipendenti e delle Attività (passività) destinate a essere cedute. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione ai fini della valutazione delle attività nette complessive, sia correnti che immobilizzate, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.
  • Indebitamento finanziario netto: determinato dalla somma delle Passività finanziarie non correnti al netto delle Attività finanziarie non correnti e delle Passività Finanziarie correnti al netto delle Attività finanziarie correnti e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione della struttura finanziaria del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.
  • Capitale Circolante Netto (CCN): determinato dalla somma algebrica delle Attività e Passività derivanti da contratti con i clienti correnti e non correnti, dei Crediti commerciali correnti e non correnti, delle Rimanenze, delle Attività e i Debiti per imposte correnti, dei Crediti vari e altre attività correnti, dei Debiti commerciali e dei Debiti vari e altre passività correnti. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione dell’efficienza operativa del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione e quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.
  • Margine operativo lordo (EBITDA): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni, dei Proventi e Oneri finanziari e degli Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il Margine Operativo Lordo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un utile strumento per la valutazione della performance operativa del Gruppo (sia nel suo complesso che a livello di singola Business Unit), anche mediante la comparazione tra i risultati operativi del periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.
  • Risultato operativo (EBIT): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni e dei Proventi e Oneri finanziari. Il Risultato Operativo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio.
  • Free cash flow: determinato dalla somma del Cash flow operativo e del Flusso finanziario da attività di investimento.
  • Investimenti: rappresenta la somma degli investimenti in Immobili, impianti e macchinari, in Attività immateriali e in attività finanziarie (partecipazioni), presentata al lordo dei contributi in conto capitale. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta una misura delle risorse finanziarie assorbite in acquisti di beni durevoli nel periodo.

 

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Gazza, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Il Dirigente incaricato dell’attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità, Selina Xerra, dichiara ai sensi del combinato dei commi 2 e 5 ter dell’articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che le informazioni di sostenibilità contenute nel presente comunicato corrispondono alle risultanze documentali e a quanto contenuto nella rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Iren. La relazione finanziaria al 31 dicembre 2024 sarà depositata nei termini di legge presso la Sede sociale (Via Nubi di Magellano, 30 – Reggio Emilia), presso la Borsa Italiana S.p.A. a disposizione di chiunque ne farà richiesta e saranno inoltre disponibili sul sito internet della società www.gruppoiren.it.

Si riportano di seguito i prospetti contabili del Gruppo IREN.

 

CONTO ECONOMICO

   

migliaia di euro

 

Esercizio
2024

Esercizio
2023
Rideterminato

Var. %

Ricavi

     

Ricavi per beni e servizi

5.903.454

6.301.581

(6,3)

Altri proventi

139.671

188.800

(26,0)

Totale ricavi 

6.043.125

6.490.381

(6,9)

Costi operativi

     

Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci

(2.224.054)

(2.763.473)

(19,5)

Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi

(1.860.883)

(1.876.663)

(0,8)

Oneri diversi di gestione

(102.657)

(113.865)

(9,8)

Costi per lavori interni capitalizzati

60.193

56.907

5,8

Costo del personale

(641.605)

(596.391)

7,6

Totale costi operativi

(4.769.006)

(5.293.485)

(9,9)

MARGINE OPERATIVO LORDO

1.274.119

1.196.896

6,5

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

     

Ammortamenti 

(655.475)

(600.929)

9,1

Accantonamenti a fondo svalutazione crediti

(74.482)

(71.471)

4,2

Altri accantonamenti e svalutazioni

(24.462)

(60.108)

(59,3)

Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

(754.419)

(732.508)

3,0

RISULTATO OPERATIVO

519.700

464.388

11,9

Gestione finanziaria

     

Proventi finanziari

45.701

37.148

23,0

Oneri finanziari

(136.333)

(135.781)

0,4

Totale gestione finanziaria

(90.632)

(98.633)

(8,1)

Rettifica di valore di partecipazioni

(1.260)

6.263

(*)

Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto al netto degli effetti fiscali

7.471

6.836

9,3

Risultato prima delle imposte

435.279

378.854

14,9

Imposte sul reddito

(131.697)

(97.025)

35,7

Risultato netto delle attività in continuità

303.582

281.829

7,7

Risultato netto da attività operative cessate

-

-

-

Risultato netto del periodo

303.582

281.829

7,7

attribuibile a:

-

-

 

- Utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti

268.471

254.752

5,4

- Utile (perdita) del periodo attribuibile alle minoranze

35.111

27.077

29,7

(*) Variazione superiore al 100%

     

I dati comparativi dell’esercizio 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Acquaenna, avvenuto nel corso del 2024.

 

 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

 

   

migliaia di euro

 

31.12.2024

31.12.2023
Rideterminato

Var. %

Attivo immobilizzato

8.414.310

8.071.931

4,2

Altre attività (Passività) non correnti

(619.491)

(418.064)

48,2

Capitale circolante netto

(11.778)

68.430

(*)

Attività (Passività) per imposte differite

272.676

269.560

1,2

Fondi rischi e Benefici ai dipendenti

(630.067)

(814.902)

(22,7)

Attività (Passività) destinate a essere cedute

790

1.144

(30,9)

Capitale investito netto

7.426.440

7.178.099

3,5

Patrimonio netto

3.343.697

3.244.294

3,1

Attività finanziarie a lungo termine

(124.355)

(128.937)

(3,6)

Indebitamento finanziario a medio e lungo termine

4.460.915

4.048.104

10,2

Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine

4.336.560

3.919.167

10,7

Attività finanziarie a breve termine

(867.975)

(639.279)

35,8

Indebitamento finanziario a breve termine

614.158

653.917

(6,1)

Indebitamento finanziario netto a breve termine

(253.817)

14.638

(*)

Indebitamento finanziario netto

4.082.743

3.933.805

3,8

Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto

7.426.440

7.178.099

3,5

(*) Variazione superiore al 100%

     

I dati comparativi al 31 dicembre 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Acquaenna e WFL, avvenuto nel corso del 2024.


 

RENDICONTO FINANZIARIO

 

   

migliaia di euro

 

Esercizio
2024

Esercizio
2023
Rideterminato

Var. %

(Indebitamento) Finanziario Netto iniziale

(3.933.805)

(3.346.754)

17,5

Risultato del periodo

303.582

281.829

7,7

Rettifiche per movimenti non finanziari

1.200.971

1.192.149

0,7

Erogazioni benefici ai dipendenti

(9.876)

(9.526)

3,7

Utilizzo fondo rischi e altri oneri

(298.068)

(183.755)

62,2

Variazione altre attività/passività non correnti

66.478

23.822

(*)

Imposte pagate

(174.775)

(72.371)

(*)

Altre variazioni patrimoniali

93

48

93,8

Flusso finanziario derivante da variazioni di CCN

50.953

(536.888)

(*)

Variazione esposizione su mercati per derivati commodities

(56.183)

(15.013)

(*)

Cash flow operativo

1.083.175

680.295

59,2

Investimenti in attività materiali e immateriali

(830.217)

(866.605)

(4,2)

Investimenti in attività finanziarie

(87.911)

(3.309)

(*)

Realizzo investimenti e variazione attività destinate ad essere cedute

7.044

18.317

(61,5)

Acquisizione di società controllate

(24.002)

(81.356)

(70,5)

Dividendi incassati

2.039

4.545

(55,1)

Totale flusso finanziario da attività di investimento

(933.047)

(928.408)

0,5

Free cash flow

150.128

(248.113)

(*)

Flusso finanziario del capitale proprio

(178.684)

(184.148)

(3,0)

Altre variazioni

(120.382)

(154.790)

(22,2)

Variazione (Indebitamento) Finanziario Netto

(148.938)

(587.051)

(74,6)

(Indebitamento) Finanziario Netto finale

(4.082.743)

(3.933.805)

3,8

(*) Variazione superiore al 100%

     

I dati comparativi dell’esercizio 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Acquaenna, avvenuto nel corso del 2024.