Skip to main content

Impianti aperti, bena la prima visita guidata

 |  Sienambiente

Si è svolta venerdì scorso, nella discarica di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore), la prima giornata di “Impianti aperti, scopri cosa c’è dopo la raccolta differenziata”. Nel corso della giornata sono arrivati in impianto gli studenti dell’Istituto comprensivo Avogadro di Abbadia San Salvatore, cittadini e alcuni amministratori pubblici dei comuni dell’Amiata. Molti tra i visitatori sono stati colpiti dall’ordine e dall’organizzazione dell’impianto. Ecco qualche commento. “Mi ha colpito la cura nelle operazioni sia delle persone che dei mezzi. Non immaginavo che fosse così una discarica, non avevo mai vista una. E’ un impianto tenuto davvero bene”. Un altro visitatore è stato colpito dalla possibilità di produrre energia dal biogas. “Non sapevo che c’è anche un impianto di cattura del biogas per la produzione di energia elettrica. Credo sia un aspetto molto interessante il fatto che qui si produca energia per tremila persone ogni anno”. Anche gli studenti si sono dimostrati molto interessati e incuriositi, facendo molte domande. Eccone alcune. “Quante persone lavorano qui dentro? Quando dura la discarica? Quanti camion arrivano ogni giorno?”. Tante curiosità a cui i tecnici di Sienambiente hanno risposto punto per punto descrivendo le attività svolte e il ruolo dell’impianto nel contesto di una corretta gestione dei rifiuti che prevede, dopo il riciclo e il recupero energetico, lo smaltimento degli scarti non riciclabili e riutilizzabili. L’iniziativa Impianti aperti prosegue con le visite guidate nell’impianto di riciclo delle Cortine (Asciano) e al termovalorizzatore (Poggibonsi), rispettivamente sabato 15 novembre, alle ore 10, e sabato 22 novembre sempre alle ore 10. Per poter prendere parte alle visite guidate è necessario iscriversi compilando l’apposito form disponibile sul sito sienambiente.it. Per tutte le informazioni (orari, modalità di prenotazione, contatti) consultare www.sienambiente.it.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.