
Contro Trump, a favore dell’Ue e della pace, in difesa del clima: le piazze tornano a riempirsi. Onufrio (Greenpeace): «La strada migliore per la sicurezza europea è avviarsi verso l’indipendenza energetica»

Dopo aver annunciato i dazi che hanno fatto crollare le Borse di tutto il mondo già sul finire della scorsa settimana – il brusco calo continua anche oggi –, il presidente Trump ha trascorso il weekend in Florida a giocare a golf. Ma il Paese reale inizia a ribollire. Sabato il movimento di protesta Hands off! ha portato in piazza e nelle strade degli Stati Uniti «milioni di persone» raccolte in oltre 1.300 manifestazioni in tutti e 50 gli Stati che compongono gli Usa.
«Questo segna il più grande giorno di azione collettiva dall'insediamento di Trump, con persone comuni che si sono presentate in numeri record per difendere la loro assistenza sanitaria, i loro stipendi, la loro istruzione, i loro diritti civili e la loro democrazia», dichiarano gli organizzatori, mentre oggi la banca d'affari Goldman Sachs ha alzato al 45% la probabilità di una recessione negli Usa.
Le proteste di piazza si sono scatenate anche in alcuni Stati europei, come la Germania, mentre a Roma lo stesso giorno è andata in scena la manifestazione per la pace – contro il riarmo dei singoli Stati membri dell’Ue – cui è intervenuto anche il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio.
«È ipocrita parlare di sicurezza aumentando la spesa militare, mentre l’Europa continua a comprare gas fossile dagli Stati Uniti guidati da un’amministrazione Trump apertamente contraria all’azione climatica, e gas e uranio arricchito dalla Russia di Putin – ha dichiarato Onufrio dal palco di Via dei Fori Imperiali – Se l’Ue può trovare tali risorse aggiuntive per riarmarsi in poche settimane, deve trovare prima le risorse per proteggere le persone e l’ambiente che garantiscono anche la nostra sicurezza e la nostra resilienza in tempi di crisi. Nella vita della maggior parte degli europei, la sicurezza va oltre i carri armati e le armi. Il concetto di sicurezza va allargato a un contesto più ampio di spesa pubblica per la sicurezza che comprenda, oltre alla spesa militare per l’autodifesa e la deterrenza contro la Russia, anche l’azione per il clima, la protezione civile, la garanzia dell’attuazione delle politiche di sicurezza sociale e gli investimenti per la protezione della natura. La strada migliore per la sicurezza europea è avviarsi verso l’indipendenza energetica. È necessario che i fondi già stanziati per le forze armate siano monitorati e rivisti razionalizzando la spesa di 27 eserciti diversi, che già oggi spendono 326 miliardi di euro all’anno. Questo potrebbe un giorno portare a una riduzione dei bilanci militari. Senza una razionalizzazione l’aumento della spesa potrebbe comportare un enorme spreco di denaro. Non è quello di cui abbiamo bisogno».
Il giorno successivo, ovvero domenica, piazza Nettuno a Bologna (nella foto, ndr) si è riempita per la seconda edizione della manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, lanciata da Michele Serra, che i sindaci di Bologna e Firenze hanno voluto promuovere insieme per una Europa di pace, per la democrazia, per la giustizia sociale e ambientale. Un collante potente dell’iniziativa è la lotta alla crisi climatica in corso tra i due versanti dell’Appennino: «Vogliamo rafforzare sempre di più l’asse tra le due città metropolitane confinanti – spiega la sindaca di Firenza, Sara Funaro – due città che hanno molte cose in comune e tra cui c’è un rapporto consolidato nel tempo, antico, visto che già negli anni dopo l’alluvione aveva preso forma una sinergia forte. Siamo convinti che sia importante collaborare da una parte sui temi amministrativi dall’altra sui messaggi e sulle battaglie politiche che vogliamo portare avanti, che sono molto simili».
E le prossime piazze a riempiersi, questo venerdì, saranno quelle organizzata dal movimento ambientalista Fridays for future, in occasione della giornata mondiale di sciopero per il clima, invitando a manifestare «in ogni forma per la giustizia climatica e sociale, per ogni decimo di grado in meno, per una pace giusta, costruita dalla democrazia, non per una guerra delle élite per il mantenimento delle disuguaglianze esistenti». Di seguito, la lista degli Scioperi per il clima già confermati lungo lo stivale:
Lista delle piazze e iniziative
Torino - piazza Statuto ore 9:30
Valsusa - ritrovo in stazione Susa alle 8 per andare a Torino
Chieri - 12 Aprile stazione di Chieri ore 15:00
Trento - piazza Fiera ore 16:00
Milano - largo Cairoli ore 9:30
Pavia - castello Visconteo ore 9:00
Varese - piazza della Repubblica ore 17:30
Bergamo - club ricreativo Pignolo, Festival for Future dalle ore 16:00
Genova - piazza San Matteo ore 16:00
Faenza - a breve sui social
Firenze - festival Complicità Ecologiche ore 16:30
Lucca - piazzale Verdi ore 9:00
Roma - piazza Vittorio Emanuele ore 9:30
Taranto - via di Palma ore 9:00
Bari - giardino Mimmo Bucci ore 17:00 (parte di una settimana di attività)
Catania - piazza Roma ore 9:00
Caltanissetta - a breve sui social
Trapani - piazza Vittorio ore 9:30
Palermo - teatro Massimo ore 9:00
Alcamo - piazza Ciullo ore 17:00
