
La crisi limita i consumi, cresce l’acquisto dell’usato. Una ricerca di Legacoop mette al centro l’economia circolare

Un italiano su due ha acquistato un prodotto usato, percentuale che sale ulteriormente tra i giovani. Acquistare prodotti usati o ricondizionati non è solo una scelta etica ma una risposta concreta alle difficoltà economiche con cui le famiglie italiane si confrontano ogni giorno. È quanto emerge da una ricerca promossa da Area Studi Legacoop – Ipsos. Il report, presentato in occasione della Conferenza nazionale dell’economia circolare, rivela una crescente apertura degli italiani verso forme di consumo alternative all’acquisto tradizionale. Il 48% ha acquistato prodotti usati (+ 3 punti percentuali rispetto a due anni fa), il 39% rigenerati (+3 punti). Queste modalità sono particolarmente diffuse tra i giovani (il 57% degli under 30 dichiara di acquistare prodotti usati, il 41% rigenerati), i lavoratori (rispettivamente 55% e 46%) e le persone laureate (52% e 47%). In calo di 2 punti, invece, la percentuale di chi noleggia un prodotto (24%) e di chi utilizza servizi di sharing (al 13%); di 3 punti l’utilizzo del leasing (12%). Auto e moto sono i beni più interessati da leasing e sharing, mentre abbigliamento, piccoli elettrodomestici e prodotti tecnologici dominano le preferenze per l’usato e il rigenerato.
L’indagine ha inteso mettere al centro i cosiddetti consumi circolari quali leasing, noleggio e sharing. Secondo il presidente di Legacoop Simone Gamberini la crescente propensione all’acquisto di prodotti usati, rigenerati o ricondizionati, soprattutto nelle nuove generazioni, segnala un cambiamento culturale in atto, che tuttavia si scontra ancora con barriere di fiducia, costi e accessibilità.
Altri dati interessanti quelli relativi alle scelte di acquisto. Il 91% cerca di acquistare prodotti che abbiano una maggiore durata (+ 4 punti), il 90% che siano facilmente riparabili (+ 7 punti) e l’85% che siano riutilizzabili (+ 10 punti). Per incentivare scelte di acquisto coerenti con un’economia circolare, l’89% (+ 3 punti) chiede sconti sui prodotti di seconda mano e maggiore trasparenza sulla loro affidabilità (+ 4 punti); l’87% una rete di vendita più accessibile per queste tipologie di prodotti (+ 4 punti) ed incentivi economici all’acquisto (+ 3 punti). Da segnalare, anche in questo caso, una differenza di carattere generazionale: gli over 64 sono più ottimisti riguardo all’utilità di queste iniziative, gli under 30 più scettici. Emergono, insomma, scelte sempre più interpretabili anche sotto il profilo dell’economicità, non solamente come conseguenza della crescita di sensibilità verso queste tematiche, ma anche della risposta agli andamenti dei consumi. Notevole l’attenzione alla sostenibilità del packaging dei prodotti: l’82% ritiene importante che sia riutilizzabile più volte e l’80% che sia realizzato con materiale riciclato. Inoltre, per 1 intervistato su 2 le caratteristiche di sostenibilità del packaging influiscono sulle scelte di acquisto, soprattutto per la necessità di una maggiore attenzione all’ambiente. Tuttavia, anche se 1 intervistato su 2 ha acquistato prodotti con imballaggi in bioplastica, solo il 51% di chi l’ha fatto l’ha smaltito correttamente nell’organico (ma il 64% degli under 30 e il 58% dei laureati).
“Da questa indagine arriva un segnale chiarissimo: oltre il 90% delle persone sceglie un prodotto in base alla sua durata. È un dato che va nella direzione giusta delle scelte individuali e che va quindi supportato con un sostegno più deciso alle azioni a monte del ciclo di vita dei prodotti, come l’eco-design, la gestione circolare e il riutilizzo." - sottolinea Edo Ronchi, presidente della Fondazione dello sviluppo sostenibile.
Se si considera la tradizionale propensione degli italiani al possesso, basti pensare alla casa che in poche altre realtà nel mondo trova una proprietà così diffusa come qui, siamo di fronte, un pò per scelta un pò per necessità, a una rivoluzione. Che andrà sostenuta, è anche la volontà con cui Legacoop ha promosso l'indagine, con azioni concrete per rendere l'accesso all'economia circolare più agevole, i beni più sostenbili e al tempo stesso più duraturi. Una bella sfida per tutti.