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Una Giornata per l’ambiente non basta: dobbiamo accelerare su rinnovabili e transizione verde per aiutare la pace

 |  Editoriale

La green economy è la migliore risposta alle crisi che stiamo attraversando grazie a una transizione verde e digitale che è l’obiettivo dell’Europa. Occorre accelerare sulle rinnovabili, la transizione verde e sostituire i combustibili fossili per aiutare la pace. Oltre a contrastare la crisi climatica ci rende più liberi dalla dipendenza dal gas e petrolio di importazione. Dipendenza che stiamo pagando pesantemente a seguito della guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. Esiste già oggi un’Italia che affronta la sfida alla crisi climatica e che vedremo protagonista anche al Seminario estivo della Fondazione Symbola a Mantova dal 12 al 14 giugno che è un’occasione di incontro per quanti vogliono bene all’Italia.

Secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere circa un terzo delle imprese (571 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro: 3,1 milioni di greenjobs. Sono quelle che innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro.

Difendere l’ambiente e affrontare con coraggio le crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro come affermiamo nel Manifesto di Assisi.

Ermete Realacci

Ambientalista, ha promosso e presiede Symbola, la Fondazione per le qualità italiane. È tra i fondatori del Kyoto Club. È stato Parlamentare italiano, già Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. Ha guidato fin dai primi anni Legambiente. Impegnato da sempre nella difesa dell’ambiente si è occupatodi iniziative per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili, per la difesa dei territori e della coesione delle comunità, ma anche contro l’abusivismo edilizio, di lotta alle ecomafie e di promozione delle produzioni agroalimentari di qualità e a KmZero, di commercio equo e solidale e di responsabilità sociale di impresa.