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Un miliardo di persone in Africa cucina come mille anni fa. Legna, carbone, fuochi all’aperto sono la norma e sono un problema ambientale e sociale

 |  Editoriale

Il dato aggiornato è dell’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) e seppure segnali un miglioramento delle condizioni di vita di milioni di persone, ci ricorda come il tema dell’accesso a “una cucina pulita” sia ancora di grande attualità.

Nel rapporto si legge che quattro famiglie su cinque in tutto il continente cucinano ancora con combustibili inquinanti come legna, carbone o letame, spesso su fuochi all'aperto o fornelli di base. Queste pratiche contribuiscono a oltre 800.000 morti premature ogni anno a causa dell'inquinamento atmosferico domestico – soprattutto tra donne e bambini – e intrappolano milioni di persone in povertà, con impatti significativi sulla salute, sulla parità di genere e sulle opportunità economiche. Il rapporto dà anche atto che qualcosa si è fatto, con investimenti pubblici e privati pari a 470 milioni di dollari. Ora l’obiettivo è portare 80 milioni di persone ogni anno a usufruire di soluzioni di cottura più “pulite” come il Gpl ma soprattutto attraverso quote crescenti di elettricità, bioetanolo, biogas e cucine a biomassa avanzate.

Accanto a questo occorrerà provvedere alla spesa iniziale per elettrodomestici come fornelli, bombole e contenitori per carburante, nonché infrastrutture abilitanti come reti di distribuzione del carburante, terminali di stoccaggio e ammodernamento della rete elettrica.

Prima ancora degli innegabili vantaggi all’ambiente converrà ricordare che l’obiettivo primario di questi interventi è salvare vite umane: oggi si registrano 4,7 milioni di morti premature che potrebbero essere evitate, così come si potrebbe evitare che donne e ragazze debbano impiegare circa due ore al giorno per procurarsi il combustibile e dedicarsi così all’istruzione e al lavoro.

E poi c’è l’ambiente, sebbene il percorso comporti alcune emissioni aggiuntive legate all'energia, derivanti da un maggiore consumo di Gpl ed elettricità, queste sono ampiamente compensate dalla riduzione delle emissioni derivanti dal degrado forestale e dalla combustione incompleta dei combustibili a base di legno. Di conseguenza, nel 2040 si eviteranno 540 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra all'anno.

Maurizio Izzo

Giornalista, responsabile comunicazione di una azienda che si occupa di produzioni video, organizzazione di eventi, multimedia. Ho prodotto numerosi documentari sulla cooperazione internazionale.