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Un anno da record per le rinnovabili, verso quota 793 GW installati nel 2025. Ma coi cambiamenti in corso nel settore elettrico occorre accelerare ancora

 |  Editoriale

Il boom del solare e la costante espansione dell’eolico stanno ridisegnando il mix energetico globale, con il sorpasso delle rinnovabili sul carbone nel primo semestre 2025 per la prima volta nella storia. Nello stesso arco di tempo, il solare e l’eolico hanno generato più elettricità rispetto all’aumento della domanda elettrica mondiale.

Si prevede, inoltre, che le rinnovabili raggiungeranno la cifra record di 793 GW installati nel 2025, in aumento rispetto ai 717 GW del 2024. Entro la fine dell’anno, il mondo avrà insomma 5.000 GW di capacità rinnovabile: una quantità importante, anche se siamo ancora a meno della metà del percorso verso il raggiungimento dell’obiettivo di 11.000 GW entro il 2030. Oltre il 50% delle economie mondiali ha visto le proprie emissioni di carbonio derivanti dalla produzione di energia da combustibili fossili raggiungere il picco.

E con la velocità del cambiamento nel settore elettrico, molte altre si aggiungeranno a questa lista nei prossimi anni. Occorre, dunque, accelerare ancora. E soprattutto deve incrementarsi il contributo alle rinnovabili da parte di quei Paesi che finora hanno stentato. A questo proposito è interessante evidenziare alcuni casi di successo, magari inaspettati, degli ultimi anni.

Dai 97 MW di nuova potenza fotovoltaica installata nel 2018, il Vietnam è balzato a 16,5 GW nel 2020, rendendolo il Paese con il più grande boom solare di quell’anno. L’India, oggi il terzo produttore di energia solare al mondo, ha quadruplicato la sua produzione in soli cinque anni, raggiungendo i 133 TWh nel 2024. In Pakistan la rete elettrica è passata da un contributo solare trascurabile a un quinto dell’elettricità prodotta previsto nel 2026. In Ungheria, il solare ha garantito un quarto della produzione elettrica nel 2024, superando gas e carbone. Una crescita rapidissima, considerando che nel 2018 il fotovoltaico copriva appena il 2%. Interessante, infine, l’evoluzione dell’Australia Meridionale, dove la produzione di elettricità rinnovabile è passata dall’1 al 72% in 16 anni.

Quest'articolo è stato pubblicato su La Nuova Ecologia di Legambiente col titolo "Record da rinnovare"

Gianni Silvestrini

Gianni Silvestrini è nato ad Aosta nel 1947, si è laureato in Ingegneria chimica presso il Politecnico di Torino e vive a Palermo. Oggi direttore scientifico di QualEnergia (rivista e portale web) e di Kyoto Club, oltre che presidente di Exalto; ha lavorato presso il Cnr e il Politecnico Milano, dove è responsabile scientifico del master Ridef. È stato Direttore generale del Servizio inquinamento e rischi industriali del Ministero dell’Ambiente e consigliere per le fonti rinnovabili del Ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani.