
Dal Congresso Usa primo via libera a una legge che colpisce ambiente e lavoratori. Anche Obama attacca

In questo momento, i Repubblicani al Congresso stanno cercando di far passare una legge che metterebbe milioni di americani a rischio di perdere l’assistenza sanitaria». Da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca, Barak Obama è stato piuttosto parco di dichiarazioni, interventi, uscite sui social. E sì che il tycoon ne ha combinate, da quando è stato riconfermato presidente Usa. Se ora Obama va apertamente all’attacco dei Repubblicani, è perché quel che stanno mettendo in campo congiuntamente l’amministrazione trumpiana e la sua rappresentanza al Congresso è di una gravità senza precedenti. «Vogliono tagliare i fondi federali per Medicaid, togliere i crediti d’imposta che aiutano più persone a permettersi una copertura e aumentare i costi per le famiglie della classe operaia», denuncia l’ex presidente statunitense.
In concreto, i Repubblicani hanno votato alla Camera dei rappresentanti per portare al via libera definitivo il cosiddetto “pacchetto di riconciliazione del bilancio” messo a punto dall’amministrazione Trump. Oltre agli ingenti danni a scapito delle fasce più vulnerabili della società sottolineati da Obama, questo provvedimento mette pone una pesante ipoteca sull’ambiente, favorisce un ulteriore produzione e commercio di prodotti petroliferi e gas, e il per concedere ulteriori tagli alle tasse ed elargizioni ai miliardari e alle aziende più inquinanti.
Il disegno di legge è passato per un solo voto, 215-214, creando una spaccatura all’interno della Camera dei rappresentanti, ma un primo, pericoloso obiettivo è stato raggiunto da Repubblicani e Trump. E ora il provvedimento passa al Senato. Come sottolinea il Sierra club in una nota diffusa subito dopo il voto, nella sua forma attuale il disegno di legge abrogherebbe la maggior parte dei crediti d'imposta e degli investimenti per l'energia pulita previsti dall'Inflation Reduction Act, espanderebbe e accelererebbe le approvazioni per le trivellazioni petrolifere e gassose on-shore e off-shore, metterebbe in ginocchio importanti protezioni ambientali e la salvaguardia della salute pubblica eliminando gli standard di inquinamento per auto e camion e l'inquinamento da metano. Il testo approvato include anche disposizioni sul “pay to pollute” (pagare per inquinare) che consentirebbero alle aziende inquinatrici di pagare una tassa per eludere le leggi ambientali e i processi di revisione di lunga data, e di ottenere automaticamente l'approvazione di tali permessi.
L'Ufficio del Bilancio del Congresso ha pubblicato proprio questa settimana un'analisi che conferma che il disegno di legge porrebbe fine alla copertura sanitaria salvavita per oltre 13 milioni di americani che usufruiscono di Medicaid, aumenterebbe il deficit di 2,3 trilioni di dollari in un decennio e farebbe scattare automaticamente più di 500 miliardi di dollari di tagli al programma Medicare su cui fanno affidamento gli anziani.
Spiega la direttrice legislativa del Sierra Club, Melinda Pierce: «Questa legge è un disastro per i lavoratori americani. Mette in pericolo l'aria e l'acqua pulita, devasta la nostra economia in crescita e i posti di lavoro nel settore manifatturiero che la alimentano, e apre le nostre preziose terre e acque a trivellazioni petrolifere e di gas ancora più sconsiderate, il tutto per ricompensare gli amici miliardari di Trump e dei Repubblicani e le aziende inquinatrici. Questo pacchetto di bilancio è il triste risultato di un processo che è stato davvero una corsa al ribasso, in quanto i Repubblicani del Congresso hanno avanzato una richiesta dopo l'altra per rendere il disegno di legge più crudele e ancora più dannoso per le famiglie dei lavoratori. Il Senato non può e non deve far avanzare questa legge. Il popolo americano ha diritto all'aria pulita, all'acqua pulita e a un futuro sano e sicuro per i propri figli e nipoti. Questa legge mette a rischio tutto questo».
