Microplastiche nel latte e nel formaggio
Viene dall’Università di Padova lo studio (pubblicato sulla rivista scientifica NPJ Science of food, del gruppo Nature) che rivela la presenza di microplastiche nel latte e nei derivati. Sotto esame 28 campioni di prodotti tra cui latte confezionato e formaggi freschi e stagionati. Su quasi tutti i campioni (26 su 28) sono stati rintracciati frammenti di PET.
Nel latte in misura minore che nei formaggi e nei prodotti stagionati in misura maggiore rispetto ai freschi. Questo secondo gli analisti denota come potrebbe essere proprio il processo di lavorazione l’ambito in cui più spesso avviene la contaminazione. Le microplastiche in questione deriverebbero dagli imballaggi, dai guanti, dai contenitori oltre che dall’aria e dall’acqua contaminate a loro volta.
Le quantità di cui si parla sono dell’ordine di 150 micrometri e l’indagine non rivela quali possano essere gli effetti sulla salute umana, servirebbe, si legge nello studio, approfondire se e come queste microplastiche vengano assorbite o accumulino nei tessuti, e con che modalità interagiscano con l’organismo.