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Ultime news da "Green economy"

17 Feb, 2020
Rossi: «La transizione verso produzioni ambientalmente più sostenibili non deve avvenire penalizzando chi lavora, ed essere attuata contro chi ha già pagato troppo in termini di occupazione»
Investire nell’economia circolare, secondo gli scenari presentati dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con gli economisti di Cles srl, permetterebbe all’Italia di creare oltre 149mila posti di lavoro entro il 2025: si tratta del settore con le più ampie possibilità di crescita occupazionale tra quelli tradizionalmente associati alla green economy, appena dopo il comparto delle fonti rinnovabili. Perché lo sviluppo sia sostenibile è però necessario che sia anche giusto: per questo il presidente della Regione Enrico Rossi, intervenendo oggi a Prato nell’ambito della ta…

17 Feb, 2020
Ferrari: «Il progetto punta a produrre nuovi polimeri vergini idonei a ogni applicazione e con caratteristiche identiche a quelli che provengono da fonti fossili». Il primo impianto previsto a Mantova
La prima plastica (il polipropilene isotattico) è valsa all’italiano Giulio Natta il premio Nobel per la chimica del 1963, l’inizio di un incredibile successo commerciale che sta mostrando adesso il suo lato oscuro. La produzione mondiale di plastica è aumentata di venti volte rispetto agli anni '60 raggiungendo le 322 milioni di tonnellate nel 2015, e nei prossimi 20 anni dovrebbe raddoppiare: si tratta infatti di un materiale – o meglio, di molti materiali visto la quantità di polimeri presenti sul mercato – con caratteristiche uniche in termini di costi, versatilità e durabilità, che abbia…

14 Feb, 2020
In ballo c’è il destino di 19,3 miliardi di euro l’anno, che nessuno ha avuto ancora il coraggio di tagliare
Il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi avrebbe dovuto essere il primo sussulto del Green new deal annunciato dal Governo Conte 2: ad oggi l’unica notizia positiva si ferma però all’insediamento della commissione governativa che dovrà proporre – non prima dell’estate – come e dove tagliare. In ballo c’è il destino di 19,3 miliardi di euro, quelli che (secondo le stime elaborate dallo stesso ministero dell’Ambiente) ogni anno l’Italia impegna in sussidi ambientalmente dannosi: in altre parole il nostro Paese spende 4,1 miliardi di euro in più all’anno per sostenere attività dannose per l’…

14 Feb, 2020
Il supporto economico allo sviluppo dell’innovazione ambientale, indagato dai ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Ferrara e dell’Università del Sussex
Negli ultimi decenni abbiamo già assistito a profondi cambiamenti della società moderna, e la “rivoluzione verde” in atto richiama la necessità di trasformare il sistema economico, ponendo al centro del dibattito politico l’impatto ambientale derivante dai sistemi di produzione, distribuzione e consumo. Ricerca e innovazione sono elementi fondamentali di questo nuovo paradigma, come esplicitato nell’agenda politica proposta dalla neo eletta presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Le politiche ambientali, come la carbon tax, rendono più costoso l’utilizzo delle risorse natu…

14 Feb, 2020
L’Enea ha valutato lo stato e il potenziale di sviluppo delle tecnologie energetiche utili al percorso di decarbonizzazione, e quelle geotermiche emergono tra le più promettenti. CoSviG citato come importante realtà di sviluppo per la fonte geotermica
Le tecnologie energetiche legate alla geotermia rientrano tra quelle a più alto potenziale in relazione alle emissioni di CO2 evitate, e con un livello di sviluppo già oggi relativamente maturo: è questo l’identikit tracciato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) nel studio “Valutazione dello stato e del potenziale di sviluppo delle tecnologie energetiche nel percorso di decarbonizzazione dei sistemi produttivi e dei servizi”, appena presentato a Roma. In questo rapporto l’Enea ha impiegato una metodologia di valutazione del poten…

14 Feb, 2020
Nel corso del 2019 sono stati aggiunti nel mondo 759 MW, il più ampio incremento a partire (almeno) dal 2000. Nessuna nuova installazione invece nel nostro Paese
Le tecnologie geotermiche sono nate in Toscana oltre due secoli fa, e da allora l’Italia ha sviluppato un know-how unico al mondo nella coltivazione del calore naturalmente presente nel sottosuolo, ma con il passare degli anni altri Paesi hanno seguito l’esempio fino a superare (talvolta di gran lunga) la capacità installata sul territorio: come ogni anno Alexander Richter – nel Cda dell’International geothermal association (Iga) – ha aggiornato su thinkgeoenergy.com la classifica dei 10 maggiori paesi geotermici al mondo, con l’Italia che si piazza in 7° posizione ma con in vista la possibil…

13 Feb, 2020
«In Italia abbiamo circa 400 norme affastellate tra loro che riguardano l’amianto, circa 2400 scuole con amianto e 32 milioni di tonnellate di materiale cancerogeno ancora da bonificare»
L’eterna emergenza amianto, dopo quasi 30 anni dalla legge 257/1992 che ha messo al bando questo materiale in Italia, è stata al centro del question time che ha portato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ad intervenire ieri alla Camera: «Si tratta di una problematica estremamente significativa sul nostro territorio – spiega Costa – per questo come ministero dell’Ambiente abbiamo definito il primo Piano di bonifica amianto dove abbiamo sbloccato i 385 milioni di euro dei fondi Cipe destinati in particolare per togliere l’amianto dagli edifici scolastici e dagli ospedali. Parliamo di 2400 s…

12 Feb, 2020
Il Comune geotermico toscano rientra tra le avanguardie studiate dal Joint research centre (Jrc) della Commissione europea
Il Comune geotermico di Montieri è tra i sessanta protagonisti del rapporto From nearly-zero energy buildings to net-zero energy districts, pubblicato dal Joint research centre (Jrc) della Commissione europea per esplorare i vantaggi e le sfide dei distretti energetici net-zero in tutta Europa, presi a modello per quanto riguarda l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile destinata ad alimentare gli edifici nei quali viviamo: si tratta di un tema dalla grande rilevanza, dato che gli edifici nell’Ue sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia e del 36% delle em…