
Dopo tre mesi la nave naufragata a Marina di Massa è ancora lì

La notte del 28 gennaio scorso la nave Guang Rong, battente bandiera cipriota, si è insabbiata perpendicolarmente al pontile del porto di Marina di Massa, distruggendone una parte. Il primo rischio ambientale, collegato al possibile sversamento in mare degli idrocarburi presenti a bordo – circa 100 tonnellate di gasolio e più di seimila litri di olio lubrificante presenti a bordo – è stato sventato; due imprese livornesi (Fratelli Neri e Labromare) sono riuscite a neutralizzare l’elevato rischio di gravissimo nocumento all’immagine (e al turismo) di Massa quale città balneare.
Ma l’estate si avvicina a grandi passi, e la nave è sempre incagliata. Le operazioni per spostarla ruotano attorno a una domanda a cui ancora non c’è una risposta chiara, sollevata nei giorni scorsi su queste colonne dall’ammiraglio ispettore Aurelio Caligiore: la proprietà del relitto a chi è passata? Capire se il proprietario e l’armatore dell’unità sinistrata si siano avvalsi dell’istituto dell’abbandono della nave alle assicurazioni – istituto specifico previsto dal Codice della navigazione e denominato giustappunto dell’abbandono della nave – potrebbe aiutare a capire a chi compete l’intervento e, in tal modo, ovviamente attraverso i canali istituzionali propri, provare a sollecitare l’intervento di rimozione.
Un altro aspetto che riteniamo non trascurabile è quello di stabilire a chi compete la direzione e il controllo delle attività di demolizione vera e propria, e non mi riferisco al privato che interverrà con propria autonomia nella scelta delle maestranze che effettueranno l’attività la demolizione in situ, ma penso ad una figura istituzionale di spessore che sia in grado di svolgere questo importante e concreto coordinamento e controllo.
L’esempio è ovviamente quello del naufragio della Costa Concordia, quando venne nominato un commissario ad acta, nella figura del Capo della Protezione civile dell’epoca. Stavolta una scelta simile non è stata (ancora) fatta, e i risultati sono ben visibili nel lungomare di Marina di Massa.
