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Islas Desventuradas: uno dei posti più fortunati della Terra

Il Cile istituisce l’area marina protetta più grande del Sudamerica
 |  Natura e biodiversità

Il Cile ha istituito un parco marino grande come l’Italia e che circonda l’arcipelago delle islas desventuradas. Infatti, come spiega Diego Tabilo, uno studente dell’università del Cile che sta lavorando per Island Conservation ad un progetto di biosicurezza per l’eradicazione e contenimento delle specie aliene nell’arcipelago di Juan Fernández, «Il mese scorso, il governo cileno ha annunciato la creazione del Parque Nazca-Desventuradas, un parco marino di297,518 km2. Situato approssimativamente a 850 km dalla costa nord del Cile, il suo nome ufficiale fa riferimento alla placca tettonica che si estende sotto le Islas Desventuradas: un arcipelago remoto situato nel cuore del Parco».

Quando furono scoperte centinaia di anni fa, le isole vennero chiamate Desventuradas, Sventurate, però  Tabilo sottolinea che «Ora sappiamo che l’arcipelago è in realtà uno dei luoghi più fortunati della Terra. Gli ecosistemi marini intorno a loro offrono esempi unici di habitat rimasti in gran parte intatti dall’interferenza umana. Un incredibile 72% delle creature marine nei dintorni delle isole sono specie endemiche (il che significa che non si trovano in nessuna altra parte del mondo) e alcune non sono ancora state descritte: sono specie nuove per la scienza!>

L’istituzione del Parco marino serve anche a definire come utilizzare le risorse marine di questo ecosistema insulare unico. Attualmente esiste solo un piccolo gruppo di pescatori a Juan Fernández che si dedica alla pesca sostenibile delle aragoste (Jasus frontalis) lungo le coste delle isole, utilizzando metodi di pesca artigianali e tradizionali. La protezione dell’area marina protetta dovrebbe consentire alla popolazione locale di avere comunque sempre a disposizione aragoste e pesci in salute che sono una componente vitale dell’economia e dell’ecosistema marino. Infatti i pescatori di Juan Fernández e le loro comunità sono stati la forza motrice che ha permesso di arrivare all’istituzione del Parco: in collaborazione con Oceana e la municipalità di Juan Fernández, speravano di poter proteggere la ricchezza del loro mare e ci sono riusciti.

Island Conservation ha collaborato alla salvaguardia dell’arcipelago con un progetto per proteggere molte delle specie degli uccelli marini che si alimentano nelle acque del  Parque Nazca-Desventuradas, assiv curando così che continuino a svolgere il loro importantissimo ruolo nell’ecosistema.

Tabilo spiega che «Gli uccelli marini come la ardela blanca de Masatierra (Pterodroma defilippiana - petrello di Defilippi) nidificano nelle Islas Desventuradas, trasferendo importanti nutrienti marini al sistema terrestre; questo ecosistema terrestre sostenta piante e invertebrati che non si trovano in nessuna altra pate della Terra.  Gli animali invasivi introdotti minacciano queste specie uniche e adesso la comunità delle Islas Juan Fernández stanno facendo uno sforzo per comprendere meglio e ripristinare gli ecosistemi delle Islas Desventuradas».

Come parco marino più grande del Sudamerica, l’istituzione del Parque Nazca-Desventuradas è un passo importante per la salvaguardia della biodiversità. Ci è voluto molto lavoro per istituirlo e manca ancora molto lavoro da fare per capire come gestirlo e amministrarlo, ma il governo cileno, le ONG e le comunità locali coinvolte nella creazione di questo immenso Parco si meritano davvero i complimenti di chi ha a cuore la protezione dell’ambient. Come conclude il giovane ricercatore  Diego Tabilo «Il Parco, le comunità, le isole e gli ecosistemi sono davvero fortunati!»

Redazione Greenreport

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