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Il Parlamento europeo vota per la biodiversità. Sì alla difesa delle direttive Habitat e Uccelli

Gli ambientalisti: «Grande vittoria per la natura»
 |  Natura e biodiversità

Con 592 voti a favore e solo 52 contro, il Parlamento europeo ha approvato il report Mid term review della Strategia sulla biodiversità al 2020, decidendo così difendere le direttive europee, rafforzarle e applicarle con rigore in tutti i Paesi dell’Unione europea

Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Wwf Italia, che avevano rivolto un appello agli europarlamentari perché difendessero d le Direttive Uccelli e Habita  sono molto soddisfatte e sottolineano «l’importanza di questo passaggio parlamentare europeo soprattutto in vista della conclusione della Fitness Check (ossia il percorso di valutazione del loro stato di salute), sulle direttive Habitat e Uccelli che consentono di tutelare le specie e gli habitat più preziosi d’Europa, il cui voto finale è previsto al Parlamento europeo per il prossimo mese di aprile, a chiusura di un lungo percorso iniziato nella primavera del 2015».

Per gli ambientalisti italiani il voto dell’eurioparlamento è benaugurante e «indispensabile per permettere alla Strategia sulla biodiversità di raggiungere gli obiettivi prefissati, anche e soprattutto grazie al rafforzamento delle due direttive sulla tutela della natura»».

Legambiente, Lipu e Wwf Lipu concludono: «Siamo molto soddisfatti del risultato del voto di Strasburgo anche se la partita delle direttive Habitat e Uccelli non è ancora del tutto chiusa. Tuttavia, possiamo dire che la strada è segnata in senso positivo: ora anche il Parlamento europeo, dopo gli 500mila cittadini europei che hanno sottoscritto l’anno scorso la petizione internazionale, è convinto che le direttive Uccelli e Habitat sono essenziali per il progetto europeo, non vanno toccate e anzi vanno applicate con pienezza e convinzione. Un successo straordinario per le associazioni impegnate nella campagna #allarmenatura e per i milioni di cittadini europei che vogliono una natura più tutelata».

Redazione Greenreport

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