
Scoperto l’albero più alto dell’Africa, vive sul Kilimanjaro

Un team di ricercatori tedeschi e svizzeri, guidato da Andreas Hemp del Lehrstuhl Pflanzensystematik - Arbeitsgruppe Angiospermen dell’università di Bayreuth, ha scoperto quello che finora è l’albero autoctono più alto dell’Africa: un Entandrophragma excelsum che misura 81,5 metri e-vive in una valle remota della montagna più alta del continente: il Kilimanjaro.
Questo colossale albero della Tanzania è diventato il più alto esemplare arboreo conosciuto in Africa dopo che un altro gigante delle stesse dimensioni, ma introdotto, un Sydney blue gum (Eucalyptus saligna) che viveva nel Limpopo, in Sudafrica, è morto nel 2006.
Hemp, che ha reso noti i risultati delle ricerche sul Kilimanjaro nello studio “Africa’s highest mountain harbours Africa’s tallest trees” pubblicato da Biodiversity and Conservation, aveva già avvistato 20 anni fa un gruppo Entandrophragma excelsum alberi, mentre esplorava la vegetazione del Monte Kilimanjaro. Ma solo poco tempo fa lui e il suo team sono stati in grado di misurare con precisione, utilizzando nuovi strumenti, questi colossi e si sono resi subito conto che alcuni erano molto più alti dei 50 – 60 metri che si riteneva il limite massimo per gli Entandrophragma un genere di alberi della famiglia delle Meliacee.
Tra il 2012 e il 2016, il team tedesco-svizzero ha misurato con strumentazione laser 32 individui di Entandrophragma excelsum, scoprendo che 10 esemplari raggiungono altezze tra 59,2 e gli 81,5 e diametri del tronco che vanno da 0,98 a 2,55 metri. Secondo le stime datte da Hemp, questi giganti arborei avrebbero un’età tra i 500 e i 600 anni.
Gli alberi più alti del mondo restano comunque le sequoie americane, come l’esemplare di 116 metri che vive nel Redwood National Park in California, ma non scherza nemmeno un eucalipto australiano che raggiunge i 100 m. di altezza.
In Africa finora non venivano segnalati alberi con altezze record e gli scienziati spiegano che questo probabilmente dipende sia di una carenza di studi in Africa, dove tanti vengono trascurati, sia dal fatto che molte delle specie arboree del continente crescono in aree dove le risorse limitate impediscono loro di diventare troppo alti. Ma non è così per il Kilimanjaro, dove un insieme di terreni vulcanici ricchi di nutrienti, alte temperature e precipitazioni abbondanti hanno probabilmente contribuito a favorire l’eccezionale crescita degli E. excelsum.
Questi giganteschi esseri viventi rappresentano un ecosistemaa parte nell’eccezionale biodiversità di questa alta montagna africana: ospitano felci e molte altre specie di piante che crescono su di loro e che forniscono cibo e rifugio ad una moltitudine di specie animali: «Sono come una città nella foresta», spiega Hemp.
Ma anche questi antichi colossi verdi sono in pericolo, minacciati dal disboscamento illegale che sta già pesantemente colpendo il loro prezioso habitat e il team di ricercatori tedeschi e svizzeri chiede per questo che la valle nella quale vivono i giganti venga inserita nel vicino Kilimanjaro National Park per proteggerla.
Una proposta che ha il sostegno anche di David Seaborg del World Rainforest Fund che su New Scientist sottolinea che «La tutela degli alberi potrebbe anche permettere di conservare l'abbondanza di piante, uccelli e insetti che traggono beneficio dalla loro presenza».
