Continua la strage di delfini a Taiji. Le foto di Sea Shepherd Cove Guardians
L’Operation Infinite Patience dei Sea Shepherd Cove Guardians sta documentando l’ennesima strage di delfini della baia di Taiji, in Giappone, resa famosa dal documentario premio Oscar “The Cove”.
Le immagini e i video degli attivisti di Sea Shepherd non lasciano dubbi di fronte a quello che va avanti da giorni: « Abbiamo girato questo video di 2 minuti solo pochi istanti fa, in cui si vedono 3 delfini terrorizzati intrappolati nelle reti mentre subiscono il 3° giorno di selezione per l'intrattenimento umano, e il loro 4° giorno di fame e terrore. Non c'è niente di carino o naturale nella cattività in questo processo di selezione. Un giorno all'acquario o in un parco marino non vale le loro vite».
Ieri all’aba sono arrivate nella baia le lance con a bordo gli addestratori dei delfinari e sono state preparate le reti, dando inizio al quarto giorno di selezione per catturare e portare in cattività gli esemplari di un branco di circa 200 tursiopi: «E' il quarto giorno che assistiamo mentre questo super branco di delfini viene fatto a pezzi – dicono i Sea Shepherd Cove Guardians - E' passata circa un'ora dall'inizio del processo di selezione e altri 6 delfini sono stati trasferiti ai recinti, destinati ad una vita in cattività».
Le foto, scattate di nascosto dalla costa, mostrano i cuccioli di tursiopi che vengono divisi dal resto della loro famiglia, che assiste impotente mente i giovani delfini vengono portati via.
Ecco come i Sea Shepherd Cove Guardians descrivono una giornata tipo, quella del 22 gennaio, e come i pescatori e gli addestratori dei delfinari giapponesi, trattano i cetacei:
«Terzo giorno; l'incubo non è finito. La giornata è iniziata nuovamente presto, visto che il primo dei gozzi è arrivato alle 06,51, seguito da altri, pieni di addestratori, entro le 07,00 am. Le barche sono andate dritte verso il branco; una scena che ha fatto presagire il resto della giornata. Entro le 07,35, durante la prima selezione dl gruppo, un giovane delfino ha sbattuto così forte e contro il fianco della barca che ha sanguinato. Dopo 3 giorni senza cibo, lasciati al freddo e al gelo in acque poco profonde, questi delfini sono spaventati ed esausti. Abbiamo notato i primi 2 gozzi che partivano ognuno con 2 delfini alle 09,21 am. Erano stati buttati su i lati delle barche e trascinati via dalla loro famiglia, lontano, verso la loro morbosa nuova " casa" da soli, affamati e impauriti. I gozzi hanno continuato subito a dividere le famiglie che venivano freneticamente. bastonate. Alle 11:19 am, 3 cuccioli di delfino molto piccoli sono stati imbracati e trascinati via dalle loro madri che si agitavano freneticamente».
I giovani tursiopi catturati in due giorni sono stati almeno 41 e gli addestratori dei delfinari puntano soprattutto a dividere i cuccioli dalle loro madri che cercano di opporsi in tutti i modi. «Le risate e le parole degli addestratori risalivano dalla baia mentre guardavamo svolgersi davanti ai nostri occhi la completa decimazione di una famiglia – dicono i Cove Guardians - Stavamo assistendo al peggiore incubo di una madre. Stavamo guardando un essere indifeso che vedeva strappare da lei il suo unico amico e compagno». Dopo una breve pausa per il pranzo, cacciatori e addestratori di delfini hanno catturato altri 6 piccoli tursiopi, portando il numero totale di delfini catturati tra sabato e domenica a 53. La caccia ai tursiopi prigionieri è finita intorno alle 14,30. 7 estenuanti ore da incubo per i delfini, molti dei quali alla fine verranno uccisi perché “non abbastanza belli” per i delfinari.
I Sea Shepherd Cove Guardians denunciano: «Tutto questo è fatto in nome dei guadagni dei marine park. Sia acquari, zoo e parchi marini che tengono animali selvatici, hanno tutti un ruolo nell'orribile caccia semestrale ai delfini che avviene qui a Taiji. L' industria della cattività è responsabile della sofferenza di madri che vedono i loro cuccioli trascinati via davanti ai loro occhi. L' industria della cattività, è responsabile di migliaia e migliaia di morti di animali innocenti. L' industria della cattività è responsabile della decimazione della ricca e diversificata ecologia dell'oceano. Dite no ai biglietti per i marine parksi. Gli animali dietro a un vetro non rinunciano volontariamente la loro vita libera.
Il presidente di Sea Shepherd, Paul Watson, sottolinea che «Ogni anno i Sea Shepherd Cove Guardians documentano le atrocità contro i delfini a Taiji, in Giappone, dove i cetacei vengono macellati, divisi dalle loro famiglie e trasportati nei campi di concentramento mascherati da parchi marini».
David Hance, di Sea Shepherd, conclude: «Dopo aver assistito in prima persona alle atrocità a Taiji, posso testimoniare quanto sia orribile la vita da prigioniero in questi parchi. Una vita in cattività non è vita per qualsiasi animale. Spero che tutti possono fare la scelta umana e morale di non sostenere i marine parks durante la stagione delle vacanze, o in qualsiasi altra stagione»