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Consumo di suolo nel Parco Monti Sibillini e del Gran Sasso Laga? Sammuri: «Ricostruzione post sisma»

 |  Natura e biodiversità

Nei dati presentati oggi dall’Ispra si fa riferimento anche a quello nelle Aree protette; numeri che confermano  come, in queste, il consumo sia a livelli minimi rispetto alla media nazionale. Va fatta attenzione, inoltre,  alla “maglia nera della trasformazione” per il Parco dei Monti Sibillini e del Gran Sasso Laga dove si registra la percentuale più alta di incremento di consumo di suolo.

I numeri sono assolutamente corretti, ma è bene tener presente, come giustamente scritto nello stesso report dell’Ispra che “gran parte dei cambiamenti sono costruzioni dovute ad opere successive al sisma”.

Infatti sono tanti i comuni colpiti che ricadono nei confini dei due Parchi, basti pensare a Visso, Ussita, Castelluccio. In questi casi il consumo di suolo è dovuto largamente alle piattaforme per le SAE, le “casette” provvisorie, moltissime ancora in via di realizzazione e ad opere connesse alla ricostruzione. Per Sibillini e Gran Sasso parliamo di interventi necessari e indispensabili, di servizi al territorio per  garantire un alloggio a quanti hanno vissuto la tragedia del terremoto.

Quei numeri sono dovuti, purtroppo,  ad eventi eccezionali e drammatici a cui bisogna far fronte per mantenere e ricostruire (anche dal punto di vista urbanistico e su terreni stabili)  le comunità smembrate.

di Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi

Redazione Greenreport

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