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Riceviamo e pubblichiamo

Autonomia differenziata, un’occasione da non perdere per la Toscana

 |  Natura e biodiversità

È recente il documento dell’Upi sul ruolo cioè il futuro delle Province, dopo la legge Delrio e il fallimento del referendum. Lo avevo segnalato perché anche in Toscana gli effetti di questa crisi sono vistosi soprattutto sull’ambiente a partire dai parchi e dalle aree protette e dalle politiche del governo del territorio, dove sono venuti meno sempre più proprio quei rapporti di intesa e integrazione, del famoso Titolo V sbriciolato all’insegna di quella area vasta che resta uno dei più strambi pasticci istituzionali.

Non mi pare che la cosa abbia finora suscitato un qualche interesse. Ora leggo che la nostra Regione con dichiarazioni di Rossi e Bugli, chiede allo stato nuove competenze e tra queste giustamente quelle relative appunto alla legge Delrio, che di danni ne ha fatti già parecchi senza incontrare finora risposte adeguate.

Questa iniziativa della nostra Regione, ma anche di altre, è sicuramente una occasione che province e comuni non possono perdere. Ma che non possono perdere neppure le nostre Aree protette.

Che il Parco provinciale dei monti livornesi recentemente sia diventato riserva regionale con tanto di sfratto della provincia è la conferma degli effetti della legge Delrio. Ecco perché è giunto il momento di rimediare e alla svelta.

Le opinioni espresse dall’autore non rappresentano necessariamente la posizione della redazione

Renzo Moschini - Gruppo San Rossore

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