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Legambiente: «La gestione sbagliata dei rifiuti urbani, insieme all'inciviltà di alcune persone, è pericolosa per il litorale e per il mare stesso»

Monitoraggio dei rifiuti in spiaggia nel Lazio: in 4 spiagge, oltre 2 mila rifiuti raccolti in 18.000 m2

Tutti i numeri sull'indagine Beach Litter nel Lazio, in occasione della tappa di Goletta Verde
 |  Natura e biodiversità

2.311 rifiuti in 4 spiagge, su un'area totale di circa 18.187 m2, sono le cifre dell'indagine Beach Litter di Legambiente nel Lazio, dove, in occasione della tappa laziale della Goletta Verde 2020, moltissimi volontari e volontarie di Legambiente Lazio sono entrati in azione sulla spiaggia libera Ostia – Canale dei pescatori, quelli del circolo VerdeAzzurro SudPontino a Minturno (Latina) sull'arenile alla foce del Garigliano, il Circolo Intercomunale "Luigi Di Biasio" alla spiaggia di Capratica a Fondi (Latina) e il circolo "Le Rondini" Anzio-Nettuno (Roma) al Lido dei Pini.

Legambiente Lazio evidenzia che «La plastica è di gran lunga il materiale più frequente, pari al 77,6% del totale dei rifiuti rinvenuti.

Il dossier finale è stato presentato in occasione del monitoraggio della spiaggia libera Ostia – Canale dei pescatori, risultata quella con più rifiuti tra le quattro monitorate, dove i volontari hanno peraltro verificato che «Per questo frequentatissimo spazio (di circa 5.187 m2), non c'è alcun cestino di raccolta dei rifiuti e il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, sottolinea: «Che in una delle pochissime spiagge libere di Ostia non ci sia alcun punto di raccolta differenziata, è veramente vergognoso per la Capitale, altra conseguenza della terribile mala-gestione del ciclo dei rifiuti romani che, in questo caso specifico, diventa anche un attentato alla salute del mare».

La direttrice di Legambiente Lazio, Maria Domenica Boiano, conclude: «Il dossier dimostra quanto la gestione sbagliata dei rifiuti urbani, insieme all'inciviltà di alcune persone, sia pericolosa per il litorale e per il mare stesso sono veramente troppe le plastiche monouso abbandonate, le cicche di sigaretta, i prodotti per l'igiene personale, le amministrazioni costiere dovrebbero agire con provvedimenti seri che ancora non vediamo: politiche plastic free, divieti di fumo sulle spiagge libere, posizionamento e svuotamento costante di punti di raccolta differenziata, politiche per il vuoto a rendere sul lungomare. Ci sono barriere acchiappa plastica su Aniene e Tevere per fermare il rifiuto flottante proveniente dall'entroterra, un grande sforzo quello che non deve essere vanificato permettendo qualsiasi tipo di abbandono direttamente sugli arenili dove, a volte, mancano totalmente i punti di raccolta, come ad Ostia».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.