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Incendi: il danno ambientale non è coperto dalle polizze incendio o RCT

E sta aumentando a causa dei cambiamenti climatici
 |  Natura e biodiversità

Se nella penisola iberica e in Francia e Grecia si sono sviluppati nuovamente dei maga-incendi, anche in Italia stiamo assistendo a numerosi casi di incendi che partono da stabilimenti, depositi, aree di stoccaggio e raggiungono dimensioni notevoli a causa delle temperature estreme determinate dai cambiati climatici in corso. Pool Ambiente, il Consorzio per l'assicurazione e la riassicurazione della responsabilità per danni all’ambiente, sottolinea che «Nella maggior parte dei casi l’azienda sottovaluta le conseguenze ambientali di cui deve rispondere a seguito di un incendio, come le contaminazioni provocate dalle acque di spegnimento e dai fumi, i danni a terzi, la deposizione di polveri su terreni e acque, il danno ambientale per la distruzione diretta di habitat naturali, specie e aree protette a opera del fuoco. Le spese di bonifica e ripristino, così come il risarcimento dei terzi danneggiati a seguito di danno all’ambiente non sono coperti dalle polizze Incendio o RCT, ma occorre una copertura assicurativa ad hoc per i danni all’ambiente. Solo l’1% delle aziende italiane ha una copertura dedicata per i danni all’ambiente. Per questo motivo gran parte delle imprese quando capita un incendio si trovano scoperte per le spese relative a bonifiche, ripristino dei danni all’ambiente e risarcimento dei terzi danneggiati».

Quando l’azienda non ha le risorse necessarie per effettuare la bonifica è la Regione a doversi far carico di tali spese e questo si traduce nella maggior parte dei casi in interventi che restano sospesi per anni in attesa che ci siano sufficienti fondi a disposizione. Gli interventi di bonifica e ripristino non hanno un massimo predefinito né per durata né per costo e sono davvero tante le variabili in gioco nel determinare quale tecnica utilizzare e per quanto tempo. I costi possono andare da decine di migliaia di euro a diversi milioni, mentre il decorso degli interventi possono andare da qualche giorno a più di dieci anni.

Tommaso Ceccon, presidente di Pool Ambiente, conclude: «E’ fondamentale che l’azienda sia preparata e si doti di strumenti in grado di rendere più efficace possibile la prevenzione, ad esempio ottenendo la certificazione Ambiente Protetto (PdR UNI 107:2021) e stipulando una polizza dedicata per i danni all’ambiente, come quelle offerte dalle compagnie che aderiscono al Pool Ambiente».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.