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Foca monaca, l’Ispra conferma due avvistamenti in pochi giorni: cosa fare in caso di incontro

È tra le specie maggiormente a rischio di estinzione, individuata nell’ultima settimana nelle acque tra l'Area marina protetta di Punta Campanella e il Sito di interesse comunitario dell'Isola di Capri
 |  Natura e biodiversità

Nell'ultima settimana nelle acque tra l'Area Marina Protetta di Punta Campanella e il Sito di Interesse Comunitario dell'Isola di Capri è stata avvistata la foca monaca, tra le specie maggiormente a rischio di estinzione e rigorosamente protetta ai sensi della Direttiva Habitat. 

ISPRA e l'AMP Punta Campanella hanno avviato una collaborazione per monitorarne la presenza attraverso tecniche non invasive, a partire dall'analisi del DNA ambientale. La causa principale della riduzione della popolazione di foca monaca è imputata all'uccisione volontaria da parte dell'uomo e dalla cattura accidentale con alcuni attrezzi da pesca. Ma anche al disturbo ripetuto dovuto all'avvicinamento umano eccessivo rispetto ai luoghi dove riposa o dove si riproduce e cura i piccoli lungo la costa, che spinge gli animali ad abbandonare i siti a loro più idonei.

Capire quali sono i siti che maggiormente frequenta è di cruciale importanza per mettere in atto azioni di conservazione e garantire la sopravvivenza della specie.

infografica foca monaca ispra

ISPRA

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) è ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile. L'ISPRA è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Il Ministro si avvale dell’Istituto nell'esercizio delle proprie attribuzioni, impartendo le direttive generali per il perseguimento dei compiti istituzionali. Fermo restando lo svolgimento dei compiti, servizi e attività assegnati all’Istituto ai sensi della legislazione vigente, nell’ambito delle predette direttive sono altresì indicate le priorità relative agli ulteriori compiti, al fine del prioritario svolgimento delle funzioni di supporto al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE).