Un funzionario di partito di Fratelli d’Italia presidente del Parco dell’Alta Murgia
Il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha nominato Nicola Loizzo, coordinatore di Fratelli d'Italia ad Altamura (Bari), commissario - e dunque futuro presidente - del Parco nazionale Alta Murgia.
Durissima la reazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: «Ho chiesto all'Avvocatura di agire nei confronti del ministro per aver calpestato le prerogative regionali costituzionalmente garantite. Non spetta al ministro dell'Ambiente la nomina dei commissari straordinari dell'Ente Parco del Gargano e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia in mancanza dell'intesa con la Regione Puglia. Del resto, senza minimamente considerare il parere contrario di quasi tutti i Sindaci dei territori interessati, il Ministro ha nominato il candidato sindaco del centrodestra che aveva perso le elezioni comunali a Foggia (Raffaele Di Mauro, ndr) e un funzionario di partito di Fratelli d'Italia».
E pensare che Tarantini, ex presidente di Legambiente Puglia, contava su una sua riconferma: il 22 luglio scriveva sulla sua pagina Facebook: «In questi giorni sto ricevendo tantissimi messaggi e attestati di stima che chiedono di proseguire insieme questo cammino di valorizzazione del Parco. Ricevere l’appello unanime dei Sindaci, della Regione Puglia e delle associazioni agricole per la mia riconferma è qualcosa di grande. A chi ha scelto di credere nel lavoro fatto finora va la mia più sincera gratitudine. E’ stato un onore accompagnare questo territorio verso un traguardo che lo proietta su una vetrina internazionale e che, con l’impegno di tutti, può diventare un’opportunità concreta di crescita. C’è ancora tanta strada da fare e sono tanti i progetti già avviati che meritano di andare avanti, senza interruzioni. Se mi sarà data l’opportunità, sono pronto a percorrerla con lo stesso impegno e amore di sempre per questa terra».
Invece la strada di Tarantini è stata sbarrata – come sta succedendo ovunque nei Parchi Nazionali – dal commissariamento politico del Parco. Si tratta quasi sempre di nomine imposte dal cerchio magico di Giorgia Meloni - messe obbediente in atto dal ministro Pichetto Fratin di Forza Italia – che niente hanno a che vedere con il merito e le competenze promesse dalla presidente del consiglio in campagna elettorale.
Tarantini ha commentato amaramente: «Non sono bastati i risultati concreti, i riconoscimenti ottenuti e i progetti portati avanti in sinergia con la Comunità del Parco, che hanno portato questo territorio all’attenzione dell’UNESCO. Non sono bastati il sostegno unanime della Comunità del Parco, le lettere indirizzate al Ministro da parte di tutti i Sindaci, della Regione Puglia, delle associazioni agricole, ambientali e culturali, le petizioni popolari e l’affetto di migliaia di cittadini. La mia riconferma non è arrivata. Sono tantissimi i messaggi che sto ricevendo in queste ore - per i quali ringrazio tutti - dopo la nomina di un nuovo commissario. Messaggi accompagnati da incredulità per una decisione che ha lasciato molti senza parole. In questi anni ho lavorato incessantemente guidato da una visione, dalla concretezza delle azioni e dalla forza del gioco di squadra. A tutti coloro che hanno camminato con me per far crescere il Parco, solo una parola: grazie. Un territorio che oggi può fregiarsi del riconoscimento di Geoparco Mondiale UNESCO, grazie all’impegno corale di un’intera comunità. E’ a questo territorio che continuo a sentirmi profondamente legato. Perché per me il Parco non è mai stato un incarico politico, una poltrona da occupare, ma un impegno quotidiano vissuto con dedizione, entusiasmo e profondo senso di responsabilità».