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Parco nazionale Arcipelago toscano, i candidati di Fratelli d’Italia non piacciono a nessuno

Sinistra italiana - Avs: «Dal motto “Elba agli elbani” ai fedelissimi di partito, la destra tradisce gli antiparco»
 |  Natura e biodiversità

Federalberghi Confcommercio Isola d’Elba, Confesercenti, F.A.I.T.A., C.N.A. e Coldiretti hanno inviato una durissima nota al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Una denuncia che conferma quanto Sinistra Italiana – Alleanza Verdi Sinistra aveva segnalato mesi fa: la terna di nomi indicata dal ministro di Forza Italia, su imposizione di Giorgia Meloni, Donzelli e Petrucci – Matteo Arcenni, Cosimo Zecchi e Damiano De Martino – è composta da persone senza alcuna esperienza di Parchi o di mare, con curriculum giudicati inadatti a un incarico così rilevante.

Le principali categorie economiche esprimono quindi “parere contrario ai tre nomi prescelti all’insaputa di tutti, senza il minimo confronto con il territorio”.

Colpisce l’assenza di Confindustria tra i firmatari, solitamente pronta ad appoggiare progetti anche molto impattanti sull’ambiente. Evidentemente, non la preoccupa questa politica impositiva e neocoloniale di Fratelli d’Italia che, pur di piazzare i propri fedelissimi, ha scartato i tre candidati proposti dagli enti locali e dalle stesse categorie economiche. Tutti erano di centrodestra, ma avevano due “difetti”: conoscevano bene le isole toscane e, in almeno due casi, avevano competenze specifiche sulle aree protette.

Il “Governo del merito” ha così scelto il demerito. Chi urlava “la pacchia è finita” ora occupa le istituzioni con tesserati di partito privi di competenze, proprio laddove la preparazione dovrebbe essere un requisito minimo.

La vicenda della presidenza del Parco rivela il vero volto di una destra che, un tempo contraria alla sua istituzione e pronta a gridare “l’Elba agli elbani”, oggi ha dimenticato ogni promessa. Scartati senza spiegazioni i candidati elbani di destra, vuole imporre – come scrivono sconsolate le associazioni – “il sindaco di un piccolo paese dell’entroterra pisano”, affiancato da due nomi di facciata e con curriculum altrettanto inadeguati.

Una destra inaffidabile, parolaia e poltronaia, che ora vuole mettere le mani sul Parco che non voleva e che aveva giurato di abolire.

di Sinistra Italiana – Alleanza Verdi Sinistra, circolo P. Piscitello – Isola d’Elba

Redazione Greenreport

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