Anche se Trump e la sua amministrazione continuano a negare la crisi climatica in corso, la crisi climatica non si è dimenticata degli Stati Uniti. Dopo la drammatica alluvione in Texas che dieci giorni fa ha provocato decine di morti – anche a causa di falle nel sistema di allerta meteo –, stanotte è stata la costa est degli Usa a subire drammatiche inondazioni.
Sono stati emessi avvisi d’alluvione improvvisa dalla Virginia alla Pennsylvania, con le forti piogge che hanno allagato parti della metropolitana di New York e ritardato decine di voli. Il National Weather Service ha dichiarato che la costa orientale continuerà a essere colpita da forti piogge nella giornata di oggi, causando probabilmente disagi a milioni di pendolari, in particolar modo nell'area di New York; anche nel New Jersey una stazione ferroviaria è stata completamente allagata e impraticabile lunedì sera, col governatore Philip D. Murphy che ha dichiarato lo stato di emergenza, in quanto le gravi inondazioni hanno bloccato parti delle principali autostrade e stazioni ferroviarie che servono le linee che collegano lo stato a New York.
«La preoccupazione è che una tempesta seguirà l'altra, e poi l'altra ancora, e che si verificheranno più tempeste su aree che non possono sopportare così tanta pioggia, tutte in un breve lasso di tempo», spiega al New York Times Joseph Wegman, meteorologo del Weather Prediction Center.
La Metropolitan Transportation Authority di New York considera le condizioni meteorologiche estreme indotte dal cambiamento climatico una delle sue principali sfide, sottolineando come le inondazioni improvvise abbiano ripetutamente travolto stazioni della metropolitana, binari e scali ferroviari: «L'infrastruttura della MTA non è stata costruita per resistere a queste condizioni», ha affermato già in un rapporto del 2023.
Zohran Mamdani, candidato Dem a sindaco di New York, ha dichiarato sui social media dopo l'alluvione che le infrastrutture cittadine devono essere potenziate per «questa nuova realtà climatica», sottolineando che la crisi climatica colpisce maggiormente i newyorkesi della classe operaia.
