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Vendite di auto elettriche a +45%. T&E: controproducente il rinvio degli obiettivi climatici dell’Ue

L’organizzazione che promuove la mobilità sostenibile fa perno sui dati delle immatricolazioni del primo trimestre 2025 per evidenziare che uno slittamento delle multe alle case automobilistiche che non rispettano i limiti delle emissioni è una concessione non necessaria e che rallenterà il passaggio al trasporto elettrico e crea incertezze sugli investimenti nella produzione europea
 |  Trasporti e infrastrutture

A lanciare l’offensiva sono stati i Popolari europei, che alla fine del 2024, in scia alle richieste dei produttori di auto, hanno iniziato a chiedere un rinvio delle multe previste a partire dal 1° gennaio 2025 per le case automobilistiche che non avrebbero rispetto i limiti alle emissioni previsti dalle norme Ue. La discussione è andata avanti per diverse settimane, ma ad aprile la Commissione europea ha presentato una proposta che ha aperto alla modifica, con la presidente Ursula von der Leyen che ha motivato la decisione con la volontà di «concedere maggiore flessibilità a questo settore chiave». E ora anche il Parlamento europeo ha sostenuto la proposta avanzata da Bruxelles volta a ritardare, per le case automobilistiche, il conseguimento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 nell’Ue previsto per quest’anno.

L’organizzazione ambientalista Transport & Environment (T&E), che da trent’anni promuove la mobilità sostenibile e che già in occasione dell’uscita di aprile della Commissione Ue aveva mosso delle critiche all’ipotesi di uno slittamento, torna a sottolineare che un rinvio rappresenta una concessione non necessaria all’industria automobilistica, anche perché proprio in questo periodo le vendite di auto elettriche sono in forte crescita in Europa. Secondo T&E, questo slittamento, che mercoledì ha ricevuto anche il sostegno degli ambasciatori degli Stati membri presso l'Ue, non avrà altri effetti che quelli di rallentare il passaggio alla mobilità elettrica e di creare incertezze sugli investimenti nella produzione europea. 

Nei primi tre mesi del 2025, evidenzia infatti T&E facendo appello ai dati, le vendite di veicoli elettrici a batteria sono aumentate del 45% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un fatto che mal si concilia con la decisione della Commissione europea presa ad aprile, che ha risposto alle pressioni dei produttori auto concedendo loro due anni in più - fino al 2027 - per rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti per il 2025.

Lucien Mathieu, direttore del settore auto di T&E, ha dichiarato: «È ironico che Bruxelles stia ritardando gli obiettivi sulle emissioni per l'industria automobilistica proprio mentre le vendite di veicoli elettrici aumentano. Il boom è dovuto ai nuovi modelli economicamente più accessibili, che i produttori hanno lanciato proprio per rispettare l'obiettivo climatico iniziale dell'Ue. Questo rinvio darà all’industria l’opportunità di frenare l’espansione dei veicoli elettrici e ridurre gli investimenti».

T&E ha esortato l'Ue a mantenere i futuri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per i produttori auto, sottolineando tra l’altro che l'Europa non può permettersi ulteriori ritardi nel recuperare il divario con la Cina.

Redazione Greenreport

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