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Riceviamo e pubblichiamo

Ponte sullo Stretto di Messina: «Cosa aspetta Salvini a dimettersi?»

Campese di AVS: Il trasporto pubblico è allo sfacelo, le infrastrutture sono al palo, il ponte sullo stretto usato come specchietto per le allodole
 |  Trasporti e infrastrutture

La Corte dei Conti ha pubblicato la delibera con la quale infligge una sonora bocciatura su tutta la linea alla procedura di appalto del Ponte sullo Stretto.
Motivazioni pesanti, già da più parti segnalate in passato: dal mancato espletamento di una nuova gara (obbligatoria laddove il costo dell'opera subisce un incremento maggiore al 50% rispetto al progetto originario appaltato decenni fa), al cambio della procedura da project financing (concorso di risorse economiche private) a finanziamento totalmente pubblico, con costi non prevedibili e conteggi approssimativi, fino alla scellerata previsione di un risarcimento milionario all'impresa nell'ipotesi l'opera non dovesse realizzarsi.
È questa la rappresentazione plastica dell'insipienza e incapacità dell'attuale governo di destra di gestire la cosa pubblica e di utilizzare i fondi pubblici per opere necessarie al nostro Paese.
Per la copertura del costo del ponte sono state distratte importanti risorse destinate ad opere necessarie per il Sud: con la finanziaria in discussione parte della copertura finanziaria per il ponte viene prelevata per fare cassa.
Uno scippo continuo, a cui questa destra a trazione leghista sta sottoponendo soprattutto il Sud d'Italia.
Cosa aspetta Salvini a dimettersi? Il trasporto pubblico è allo sfacelo, le infrastrutture sono al palo; ha utilizzato il ponte sullo stretto come specchietto per le allodole.
Adesso è il tempo di presentargli il conto!


Maria Campese
responsabile nazionale infrastrutture di Sinistra Italiana - AVS

Redazione Greenreport

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