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Servizio idrico in Toscana, gli investimenti salgono a oltre 420 mln di euro mentre i costi effettivi della bolletta sono più bassi della media nazionale

 |  Editoriale

Anche quest’anno la relazione annuale sui dati consolidati di gestione dell’anno precedente, per l'andamento del Servizio Idrico Integrato (SII), fornisce un quadro dettagliato dei risultati gestionali, economico-finanziari e patrimoniali dei gestori toscani (Acque, Asa, AdF, GEAL, Gaia, Nuove Acque, Publiacqua), e analizza l’andamento degli investimenti programmati e realizzati, inclusi quelli finanziati dal PNRR. Vengono individuati i livelli di qualità tecnica e contrattuale del servizio, misurati attraverso i macro-indicatori individuati dall’autorità nazionale ARERA, come perdite idriche e qualità dell'acqua. Inoltre, nella relazione sono riportate le tariffe applicate e i risultati delle misure di sostegno alle utenze in situazioni di disagio economico, come il Bonus Sociale Idrico Nazionale e quello Integrativo, oltre alle informazioni sulle premialità ottenute dai gestori e sull'attività di conciliazione per la gestione delle controversie con gli utenti. Ma vediamo da vicino alcuni dati.

Nel 2024 si mantengono stabili gli utili di esercizio dei gestori, mentre i Programmi degli Interventi (PdI), che sono stati approvati nel corso dell’anno per ogni gestore per il quarto periodo regolatorio (2024-2029), prevedono investimenti per oltre 2,6 miliardi di euro a livello toscano. Circa la metà di questi investimenti sono destinati alla realizzazione di interventi per le reti acquedottistiche, i restanti agli interventi di fognatura e depurazione. Nel corso del 2024 i gestori toscani hanno realizzato investimenti lordi per oltre 420 milioni di euro, raggiungendo circa il 96% di quanto pianificato. Gli investimenti pro capite lordi realizzati in Toscana nel 2024 si sono attestati su 115 euro, mantenendo un livello elevato rispetto alla media nazionale (stimata da ARERA in 90 euro per abitante/anno). Nei primi mesi del 2024 si sono conclusi tutti gli interventi necessari per superare le procedure di infrazione comunitarie (Direttive 91/271/CE) relative a fognatura e depurazione col risultato che tutti i 66 agglomerati toscani precedentemente oggetto di condanna sono stati resi conformi alla direttiva europea.

Gli investimenti programmati per il periodo 2024-2029 sono classificati in base alle criticità di qualità tecnica, con l'indicatore M1 (Perdite idriche) che pesa maggiormente, col 34% degli investimenti sul totale. I progetti finanziati dal PNRR, che dovranno concludersi entro il 2026, ammontano a circa 450 milioni di euro di investimenti previsti e hanno ricevuto un contributo complessivo PNRR di quasi 300 milioni di euro. Il totale dei finanziamenti PNRR erogati al 15 novembre 2025 ammonta a 103.689.029 euro. Nella relazione annuale sono anche riportati i risultati 2024 di Qualità Tecnica, che concorrono al raggiungimento degli obiettivi biennali e le premialità e penalità ottenute dai gestori per mano dell’autorità nazionale (con un saldo positivo di oltre 33,75 milioni di Euro, rispetto al periodo 2018-2023).

In relazione è indicata l’approvazione delle predisposizioni tariffarie per il periodo 2024-2029, con incrementi tariffari di gran lunga inferiori ai massimi consentiti da ARERA per ogni gestore. La tariffa media aggregata toscana (TRM/mc) nel 2024 è risultata pari a 3,79 €/mc, un valore superiore alla media nazionale che si attesta a 2,50 €/mc. Se, tuttavia, ci si concentra sulla spesa effettiva delle famiglie toscane, i risultati sono in linea con la spesa nazionale. Infatti, utilizzando i consumi effettivi registrati per le famiglie di 3 componenti, che risultano mediamente inferiori a quelli ipotizzati da ARERA (il consumo medio toscano per una famiglia di 3 componenti è di 102 mc/anno a fronte dei 150 mc/anno ipotizzati da ARERA), il costo della bolletta media toscana non si discosta di molto da quello registrato a livello nazionale, anzi risulta leggermente inferiore essendo di 351 euro a famiglia rispetto ai 365 a livello nazionale.

Inoltre, nella nostra regione sono attive due forme di agevolazione cumulabili per le utenze deboli: il Bonus Sociale Idrico nazionale (B.S.I.), previsto a livello nazionale e il Bonus Sociale Idrico Integrativo (B.S.I.I.) diverso per ogni gestore. Il B.S.I. nazionale, riconosciuto automaticamente dal 2021 ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.530 euro (o 20.000 euro, con almeno quattro figli), copre il quantitativo minimo di acqua per persona all'anno (18,25 mc). Nel 2024, il B.S.I. ha agevolato in Toscana 110.298 famiglie (corrispondenti a 312.882 persone), pari a circa il 9% degli abitanti serviti, per un importo complessivo di circa 11,9 milioni di euro. Il B.S.I. Integrativo Toscano è stato invece erogato per un importo complessivo di 5.941.781 euro nel 2024, coinvolgendo quasi 46.000 famiglie. Le famiglie beneficiarie più numerose sono state quelle composte da 3 o 4 componenti (51% del totale). I 2 bonus sono cumulabili e a livello aggregato le famiglie toscane in difficoltà hanno avuto un aiuto medio di circa 237 euro/anno.

In conclusione, i gestori toscani confermano elevati livelli di servizio agli utenti, buona redditività ed equilibrio economico-finanziario. Nel corso del 2025 sono attesi ulteriori miglioramenti ambientali, derivanti dall’opportunità di portare a termine i progetti finanziati dal PNRR.

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Alessandro Mazzei

Alessandro Mazzei, dopo aver conseguito nel 1987 la laurea in Economia all’Università degli Studi di Firenze con il massimo dei voti e lode, inizia il suo impegno professionale con la stesura, per conto della Regione Toscana, delle norme attuative della Legge 36/1994 “c.d. Legge Galli”. Nel 1996 viene nominato Direttore dell’Autorità di Ambito Territoriale n.2 “Basso Valdarno”, carica che manterrà fino al 31 ottobre 2012, allorquando è nominato Direttore Generale dell’Autorità Idrica Toscana (incarico tutt’ora in corso). Nel corso della sua carriera ha svolto funzioni di consulenza in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato per diversi Ministeri ed enti pubblici territoriali. Svolge attività di docenza in Master presso l’Università degli Studi di Siena, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la LUMSA. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni oltre a numerosi articoli ed interventi a stampa sul Sole 24 Ore.