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L’acqua alta torna a colpire Venezia, allagato il 64% della città

L’avanzata dei cambiamenti climatici porta rischi eccezionali: dal 1872 a oggi «non si è mai visto un anno come questo», confermano dal Comune
 |  Crisi climatica e adattamento

Le ferite inferte a Venezia dalla marea eccezionale (187 cm) che ha colpito la città a novembre sono ancora ben lontane dall’essere rimarginate – è ancora in corso la ricognizione dei danni subiti per la concessione di contributi –, ma la Serenissima è tornata a fare i conti con l’acqua alta: oggi alle ore 9.45 l’alta marea ha raggiunto a Venezia 144 cm, e questo comporta un allagamento della città di circa 64%.

Rischi che, senza efficaci azioni di contrasto ai cambiamenti climatici e di adattamento per quanto ormai inevitabile, Venezia è destinata a correre sempre più di frequente. Dal 1872 ad oggi il livello medio del mare è già salito di circa 35 cm a Venezia, e non è un caso se dal IX secolo – cioè in 1200 anni – è capitato solo sei volte che la marea invadesse la Basilica: tre volte negli ultimi 19 anni, di cui una nell’ottobre del 2018 e una il mese scorso.

«La serie di eventi mareali classificati come eccezionali che si sono verificati questo 2019 presenta caratteristiche anomale – conferma oggi il Comune – rispetto ai valori osservati dal 1872 ad oggi. La sua singolarità non risiede nel numero di casi di marea maggiore di 80cm, in linea con la media, ma nell’intensità e nel numero dei singoli rapidi eventi eccezionali. I 5 eventi superiori a 140 cm hanno quasi triplicato il secondo anno in classifica. Il 2019 è il primo per numero di eventi maggiori o uguali a 110, 120, 130, 140, 150, 160, 170. Pare si possa affermare che, a memoria di archivio, non si sia mai visto un anno come questo».

Redazione Greenreport

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