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I dati dell’Annuario statistico 2019

Istat, ecco quali sono i problemi ambientali maggiormente percepiti dagli italiani

«La diffusione delle preoccupazioni ambientali, soprattutto quelle legate in modo immediato all’azione dell’uomo è legata anche all’offerta di servizi ed al livello di efficienza degli stessi»
 |  Crisi climatica e adattamento

I problemi ambientali che nel 2018 le persone di 14 anni e più hanno dichiarato come maggiormente preoccupanti sono l’inquinamento dell’aria, nei confronti del quale esprime preoccupazione il 55,7 per cento delle persone (Tavola 2.19), i cambiamenti climatici (51,0 per cento) e la produzione e lo smaltimento dei rifiuti (46,0 per cento); tutte percentuali in crescita rispetto al 2017 di circa 5 punti percentuali. I temi che suscitano preoccupazione in una minor quota di popolazione sono l’inquinamento acustico (12,6 per cento) ed elettro-magnetico (12,6 per cento), e della rovina del paesaggio (14,1 per cento), una graduatoria invariata nell’ultimo triennio.

A livello territoriale, la quota più elevata di persone preoccupate per l’inquinamento dell’aria risiede nel Nord-ovest (60,2 per cento); dichiarano maggiore preoccupazione per i cambiamenti climatici i rispondenti del Nord-est (54,3 per cento); la preoccupazione per lo smaltimento dei rifiuti è maggiormente sentito dai residenti nel Sud (49,9 per cento).

La diffusione delle preoccupazioni ambientali, soprattutto quelle legate in modo immediato all’azione dell’uomo è legata anche all’offerta di servizi ed al livello di efficienza degli stessi. Così, il tema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti rappresenta un’urgenza vera e propria in Campania, essendo indicato da ben il 53,0 per cento delle persone, seguita da Lazio e Basilicata con il 51,2 per cento della popolazione.

di Istituto nazionale di statistica (Istat), Annuario statistico italiano 2019

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.