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Addio a Mauro Petriccione, alla guida dell’Azione per clima dell’Ue

«Dobbiamo accelerare la transizione energetica, investire nelle tecnologie, nei modelli di business, nei comportamenti individuali che possano andare in questa direzione»
 |  Crisi climatica e adattamento

Il 22 agosto Mauro Petriccione è morto ad Amburgo, all’età di 65 anni: dal 2018 era il direttore generale presso la direzione generale Azione per il clima della Commissione Ue, dove ha svolto un ruolo determinante per la definizione del Green deal europeo.

Nato a Taranto e laureato in giurisprudenza all'Università di Bari, prima di conseguire un Master of Laws presso l'Università di Londra, Petriccione è stato una figura di primissimo piano nella definizione delle politiche climatiche europee, ammirato a livello internazionale per le sue doti professionali ed umane, come testimoniano i messaggi che gli sono tributati in queste ore da numerosi esponenti di rilievo della politica europea e nazionale, come sottolinea il Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), che ha scelto di ricordare l’impegno di Petriccione per il clima con le sue stesse parole, che riportiamo qui di seguito, unendoci alle condoglianze.

«Spesso si sente dire che abbiamo dieci anni per risolvere il problema [dei cambiamenti climatici]. Non è vero, abbiamo qualche decennio. Ma abbiamo dieci anni per dotarci degli strumenti per farlo. Dobbiamo accelerare la transizione energetica, investire nelle tecnologie, nei modelli di business, nei comportamenti individuali che possano andare in questa direzione. Servono investimenti nella conoscenza, sia scientifica che applicata. Gli ingredienti sono: energia a zero emissioni, industria a quasi zero emissioni, un uso diverso della terra, mobilità pulita. Le scienze del clima continuano a progredire e ci dicono che la situazione peggiora. D’altro canto, c’è un divario tra gli impatti che accelerano e i tempi delle decisioni. L’unico strumento per accorciare questi tempi è la conoscenza scientifica, fondamentale per rendere chiaro a politici e amministratori che non c’è tempo da perdere».

Redazione Greenreport

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