Dalla Regione Toscana ecco gli indirizzi operativi per il recupero di laghetti e invasi agricoli
La direzione Agricoltura della Regione toscana – col supporto trasversale degli altri settori regionali competenti e degli stakeholder – ha pubblicato gli “Indirizzi operativi e procedurali per gli invasi di competenza regionale”, a breve disponibile anche in formato cartaceo, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di interventi per il recupero dei moltissimi laghetti e invasi delle aziende agricole presenti sul territorio: si stima siano circa 16mila con una capacità complessiva da 440 milioni di metri cubi, in grado di contribuire a trattenere la “troppa acqua” in caso di piogge intense e poi metterla a disposizione degli agricoltori nelle fasi siccitose.
Il nuovo documento regionale intende dare una risposta concreta alle istanze pervenute dal mondo agricolo, che da tempo sollecita interventi finalizzati a rendere più chiari e percorribili gli iter autorizzativi, nel rispetto dei principi di legalità, tutela ambientale e sicurezza del territorio. Oltre a offrire un quadro aggiornato della disciplina normativa regionale, la pubblicazione approfondisce anche i procedimenti autorizzativi esterni al perimetro di tali norme, come la Valutazione di impatto ambientale (Via), la Valutazione di incidenza Ambientale (Vinca), gli adempimenti paesaggistici e urbanistici, che risultano determinanti ai fini del completamento del processo di regolarizzazione degli invasi.
«Gli effetti dei cambiamenti climatici in atto si ripercuotono sulla disponibilità della risorsa idrica, sull’andamento delle portate dei fiumi, con evidenti riflessi sulle attività economiche, in particolare quelle agricole e zootecniche – commentano nel merito dalla Regione – La disponibilità e la gestione delle risorse idriche è diventato quindi un tema di elevato interesse per poter garantire la capacità produttiva delle imprese agricole toscane e la competitività di filiere caratterizzate da alti livelli di qualificazione».
In questo contesto, lo scorso giugno la Giunta regionale ha inoltre approvato le linee guida del bando sugli investimenti irrigui che comprende, tra le voci finanziabili, oltre alla realizzazione di nuovi impianti irrigui aziendali, il rinnovo e ripristino di quelli esistenti, che possono comportare un’estensione delle superfici irrigate, l’attivazione di nuovi invasi o l’ottimizzazione di quelli già presenti, prevedendo un contributo che potrà arrivare fino all’85%. Il bando – per cui è avviata la fase di stesura - avrà una dotazione di poco superiore ai 17 milioni di euro.