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L’elettricità sarà prodotta in Abruzzo grazie a 10 MW già installati, e taglierà la CO2 del 30%

Lucart si affida all'eolico, siglato un contratto decennale per l'acquisto di energia

Pasquini: «Ci permette di ridurre l’impronta di carbonio delle nostre attività e di stabilizzare i costi energetici»
 |  Green economy

Dopo aver installato 7mila pannelli fotovoltaici sopra i tetti del proprio stabilimento a Diecimo (LU) – e con altri 3.800 in arrivo –, Lucart si rivolge ora all’energia eolica per rendere più sostenibile e conveniente il proprio processo produttivo.

La multinazionale cartaria toscana ha siglato un contratto a lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile (Ppa) con Plenitude (Eni), acquistando per un decennio l’intera produzione di un impianto eolico da 10 MW situato in Abruzzo: l’accordo, già efficace a partire dal 1° gennaio 2023, consentirà a Lucart di diminuire di circa il 30% le emissioni di CO2 legate all’acquisto di energia elettrica dalla rete nazionale, oltre a coprire una «quota significativa» del fabbisogno dei propri stabilimenti italiani.

«Questo accordo si inserisce perfettamente nei nostri progetti a medio termine legati alla transizione energetica. Ci permette di ridurre l’impronta di carbonio delle nostre attività e di stabilizzare i costi energetici, in un momento così incerto per gli effetti degli avvenimenti geopolitici sul mercato dell’energia», spiega l’ad di Lucart, Massimo Pasquini.

Redazione Greenreport

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