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Dal Pnrr 17,5 milioni di euro per produrre idrogeno verde a Rosignano

Il vincitore unico del bando toscano è il progetto “Rosignano Hv”, presentato da Solvay e Sapio
 |  Green economy

Il bando che la Regione Toscana ha aperto a inizio anno per sostenere la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse si è chiuso al ritmo di The winner takes it all: il vincitore unico è il progetto “Rosignano Hg”, presentato da Solvay chimica Italia come capofila e da Sapio come partner.

Un’iniziativa dal valore complessivo di 19,6 mln di euro, che assorbirà interamente tutti i 17,5 mln di euro di risorse Pnrr – a livello nazionale valgono 450 mln di euro – che la Toscana era chiamata a distribuire allo scopo sul territorio regionale.

«Sono lieta che la Toscana abbia saputo cogliere questa opportunità – commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – un’occasione importante per realizzare o potenziare sistemi generatori di elettrolisi per produrre idrogeno verde, che rappresenta una preziosa riserva energetica senza effetti inquinanti e dunque è parte di quella transizione energetica che non è più rimandabile e che la Toscana sta portando avanti per emanciparsi dalle fonti fossili. Auspico nuovi finanziamenti dal Governo su questo fronte, per poter sostenere anche altre aziende pronte ad investire nell’innovazione green».

Oltre al progetto Solvay-Sapio, sono stati infatti valutati come ammissibili anche altri tre progetti, presentati rispettivamente da F2I holding portuale, Centro edile Santa Rita ed Eni, tutti ad oggi non finanziabili per carenza di risorse.

Nel frattempo resta da dettagliare in cosa consisterà, in concreto, l’investimento da oltre 19 mln di euro previsto da Solvay e Sapio; il Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt) pubblicato oggi, che dà notizia della graduatoria Pnrr riportando gli esiti del decreto dirigenziale 5703 del 22 marzo, non offre infatti alcuna panoramica progettuale.

Ad ora restano dunque conosciute solo le caratteristiche necessarie per partecipare al bando, aperto a progetti volti a realizzare uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde – ovvero ricavato da fonti rinnovabili – e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno oppure la realizzazione di impianti addizionali agli elettrolizzatori.

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.